PAROLE CHE PARLANO/41

Salario

È fin troppo noto il significato di questa parola che riferiamo alla retribuzione dei lavoratori dipendenti; probabilmente ne conosciamo anche l'origine, visto che il richiamo al sale appare evidente. In effetti deriva dal latino salarium, razione di sale, e successivamente indennità.
Il sale, nel passato, è stato sempre una risorsa preziosa, non tanto e non solo per insaporire i cibi, quanto piuttosto per conservarli e permettere di avere scorte in ogni momento dell'anno e durante le carestie. Per questo divenne una vera e propria moneta di scambio e una fonte di ricchezza capace di far crescere o distruggere imperi. Una delle primissime città europee, Solnitsata, in Bulgaria, fu attiva tra il 4.700 e il 4.200 a.C., e nacque come insediamento per l'estrazione del sale; era munita di cinte murarie per proteggere dai saccheggi questa preziosissima materia prima.
In molte regioni dell'Africa, il sale costituì una vera e propria moneta: piccoli blocchi di sale erano usati come denaro in Etiopia, e i mercanti berberi e i Tuareg scambiarono oro per sale almeno fino al Medioevo. E non dimentichiamo che città come Salisburgo (Salzburg), e il suo fiume Salzach, devono il loro nome e le loro ricchezze proprio alle riserve di salgemma del loro territorio. La strada Salaria fu tracciata dai Sabini nel II millennio a.C.; fu poi acquisita e migliorata dagli antichi Romani per portare rapidamente il prezioso minerale dalle saline dell'Adriatico fino a Roma. Non dovrebbe sorprende, pertanto, che parte dello stipendio di militari e impiegati civili romani fosse costituito da razioni di sale. Col tempo, tuttavia, il pagamento in sale fu sostituito da una somma in denaro con cui acquistarlo; così, già in età imperiale, il termine salario acquistò anche il significato di retribuzione del lavoratore.


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Rubrica a cura di Dino Ticli
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