Torna la rassegna Lecco Città dei Promessi Sposi, tanti eventi nel segno di Manzoni per 'rilanciare' i musei

Un festival non per "ripartire" ma per "continuare", per riprendere quel percorso di crescita e di sviluppo che ha avuto uno snodo cruciale nell'ottobre 2019 con l'inaugurazione del nuovo allestimento museale, per poi inevitabilmente rallentare a causa della pandemia. Dopo un anno di "stop", è pronta a entrare nel vivo la rassegna Lecco Città dei Promessi Sposi, che torna dal 15 ottobre al 6 novembre con un format nuovo, un programma "più snello ma intenso", costruito intorno alla figura e al messaggio di uno scrittore sempre in grado di parlare anche alla contemporaneità.



"Il Manzoni è una risorsa per il nostro territorio, tanto quanto l'industria e il paesaggio: è qualcosa di pregiato, da aprire e donare agli altri" ha esordito il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, parlando dell'iniziativa come di "uno stimolo per far vivere in un momento ancora difficile i nostri musei, che non sono depositi di materiali, ma una miniera dove scavare, scoprire ed esplorare".


Il sindaco Mauro Gattinoni


L'assessore Simona Piazza

Gli eventi - mostre, percorsi emozionali e visite guidate, ma anche degustazioni gastronomiche, momenti musicali, laboratori didattici e letture ad alta voce - si svolgeranno infatti tra Villa Manzoni e la Torre Viscontea, oltre che tra il Cenacolo Francescano e l'Auditorium Casa dell'Economia. "Questa rassegna rappresenta indubbiamente il fiore all'occhiello delle nostre iniziative culturali" ha aggiunto l'assessore Simona Piazza. "Unendo due elementi di valore come l'apertura e l'innovazione, Lecco Città dei Promessi Sposi ci pone in costante dialogo con il passato, il presente e il futuro, presentandoci i protagonisti dell'opera manzoniana - uno dei "cardini" della nostra conoscenza - attraverso un linguaggio artistico nuovo e facendo leva sulla bellezza dei luoghi descritti dall'autore".


Mauro Rossetto

Concetti, questi, ripresi anche dal responsabile dei Servizi Bibliotecari e Museali del Comune di Lecco Pieraldo Lietti e dal direttore del SIMUL Mauro Rossetto, che ha espresso l'auspicio che "Villa Manzoni diventi davvero un polo centrale in città, puntando sulla sua doppia identità di Casa Museo - un luogo dove si è vissuto, mangiato, lavorato e discusso - e di Museo Letterario con una forte dimensione visuale e iconografica". "Con questo festival riprendiamo il filo dall'inaugurazione di due anni fa" ha sostenuto. "Anche durante la pandemia, in realtà, non ci siamo mai fermati, abbiamo continuato a progettare nuovi allestimenti e a pensare altri progetti, sempre con l'idea di creare un polo conservatore di memoria ma allo stesso tempo attento alla contemporaneità".


Pieraldo Lietti

Al centro della rassegna di quest'anno ci sarà anche il manoscritto, conservato ed esposto a Lecco, che nei mesi scorsi ha spinto gli studiosi a cambiare ufficialmente il titolo della prima stesura della celeberrima opera di Manzoni, da "Fermo e Lucia" a "Gli Sposi promessi": sabato 16 ottobre interverrà infatti la prof.ssa Paola Italia dell'Università degli Studi di Bologna, che ha coordinato le ricerche sul prezioso reperto, per un pomeriggio di grande cultura in un vero e proprio salotto letterario "addolcito" da una tazza di tè e dalla cioccolata di Don Lisander.



"Non potevamo non essere presenti a questa rassegna, un modo plastico per rappresentare che cosa significhi essere lecchesi con un linguaggio fresco e nuovo, che unisce aspetti culturali diversi come la musica, il cibo e la letteratura" ha aggiunto Giuseppe Borgonovo, presidente di ACEL Energie (main sponsor). "Concordo inoltre sull'importanza di Villa Manzoni come luogo d'eccellenza, da valorizzare il più possibile".


Giuseppe Borgonovo

A tal proposito, l'assessore Simona Piazza non ha nascosto l'obiettivo - "ambizioso ma concreto" - di recuperare completamente l'antica dimora in zona Caleotto ristrutturando anche il primo piano, "per creare un percorso museale ancora più esteso e poi dedicare la necessaria attenzione a scuderie e giardini, riportando tutto il complesso al suo originario splendore". "Spesso ripeto che Villa Manzoni deve essere più importante di un tombino: un bene come questo, molto apprezzato anche dai turisti internazionali, non può rischiare di "scendere" nella lista delle priorità, ma è necessario un cambio di paradigma, una nuova visione della cultura, che deve partire dalla sensibilizzazione dei cittadini a queste tematiche. La rassegna Lecco Città dei Promessi Sposi è un'ottima occasione per iniziare a parlarne".


Paolo Vallara e Saule Kilaite

Tra i protagonisti della rassegna anche l'artista Paolo Vallara, che venerdì 15 inaugurerà in Torre Viscontea la mostra "I passaporti de I Promessi Sposi", la musicista Saule Kilaite con il suo violino elettrico e il noto cantautore Davide Van De Sfroos, ospite nella serata di sabato 16 al Cenacolo Francescano. Non mancherà, inoltre, a Villa Manzoni, un ricordo di Nino Castelnuovo, il celebre attore nativo di Lecco venuto a mancare l'8 settembre scorso all'età di 84 anni, a cui è stata dedicata questa edizione della rassegna culturale.

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Di seguito, invece, il volantino con il programma completo (CLICCA sulle due immagini per ingrandirle):




B.P.
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