Referendum Cannabis Legale: 'inadempienti' anche 5 comuni lecchesi

Anche la provincia di Lecco sembra non essere esente dalle inadempienze relative al Referendum Cannabis Legale: figurano anche Carenno, Esino Lario, Lecco, Molteno e Viganò, infatti, tra i Comuni che non hanno ancora inviato i certificati di iscrizione alle liste elettorali dei firmatari o lo hanno fatto in grave ritardo, e comunque oltre i limiti di legge di 48 ore; al momento solo un quarto degli enti ha completato tutte le pratiche.
"La grande prova di democrazia e partecipazione rappresentata dal Referendum Cannabis Legale, che in meno di una settimana ha visto raccogliere ben più delle 500.000 firme necessarie, rischia di essere messa in grave pericolo dalla burocrazia italiana" sottolineano i promotori della consultazione. "Entro il 30 settembre, infatti, devono essere depositate in Cassazione le firme comprensive dei certificati di iscrizione alle liste elettorali dei firmatari, ma al momento solo un quarto dei Comuni lo ha fatto e circa 1.400 risultano inadempienti. Ai cittadini potrebbe dunque essere negato il diritto di esprimersi in una consultazione referendaria a causa del fatto che lo Stato non è in grado di rispettare le scadenze che esso stesso si è dato. Siamo certi che nel caso dei Comuni lecchesi i ritardi non siano dovuti a malafede ma a semplici questioni burocratiche, ciononostante crediamo sia doveroso utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per sollecitare un tempestivo intervento, al fine di non mettere a rischio i diritti democratici dei nostri concittadini".

Precisazione del Comune di Lecco:
segnaliamo che non risultano pervenute PEC da parte del Comitato promotore del Referendum. Peraltro la PEC indicata sul sito dell'associazione nella pagina dedicata a i comuni "inadempienti" non è corretta.

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