Lecco rinsalda l'amicizia con l'Armenia ed in Comune può scoprire il Paese in una mostra

L’Armenia in mostra nel cortile del municipio a Lecco. Inaugurata l’esposizione di alcuni pannelli che presentano la tradizione del Paese al confine tra Asia ed Europa ma anche l’amicizia tra la nostra città e quella armena di Vanadzor avviata all’indomani del terribile terremoto del 1988.
 L’iniziativa rientra nella serie di appuntamenti del lungo fine settimana promosso dall’associazione “Amici di Vanadzor, Italia-Armenia” costituita lo scorso anno e che in questo periodo ha promosso una raccolta di fondi da destinare proprio alle scuole di Vanadzor con le quali da tempo c’è una collaborazione e uno scambio culturale.

Si tratta di un rapporto di amicizia nato ormai trent’anni fa ma rinvigorito negli ultimi tre anni per una serie di coincidenze.
Dopo il terribile terremoto che colpì l’Armenia nel 1988 e che fece registrare circa 50mila vittime, anche la nostra città si mobilitò per inviare aiuti. Fu in quell’occasione che vennero raccolti fondi tra enti pubblici e privati, singoli cittadini, lavoratori e aziende che donarono un’ora di lavoro. E nel dicembre 1989 vennero inaugurate due scuole a Vandzor che allora – c’era ancora l’Urss e l’Armenia ne faceva parte – si chiamava Kirovakan.
A quello slancio solidaristico, seguirono poi il crollo dell’impero sovietico e un lungo periodo di oblio durato trent’anni. Fu nel 2018 che l’attenzione per l’Armenia si ridestò: fu la coincidenza di viaggi effettuati da alcuni gruppi lecchesi in visita ai monasteri diffusi sull’altopiano armeno, testimonianza di una lunga e particolarissima storia cristiana. C’era un gruppo guidato da Sergio Fenaroli, partito proprio con lo scopo di rinsaldare l’amicizia con Vandzor. E c’erano i gruppi di pellegrinaggio guidati da Marina Ghislanzoni e Lucia Panzeri ai quali lo stesso Fenaroli suggerì la visita a Vanadzor: «Venimmo accolti da grandi feste, testimonianza della volontà di mantenere i legami con noi».

Simona Piazza e Sergio Fenaroli

Lucia Panzeri e  Marina Ghislanzoni

E così in questi ultimi tre anni sono stati avviati progetti per collegare le scuole di Vanadzor a quelle lecchesi, con iniziative di interscambio culturale decollate in alcuni istituti della provincia. Poco prima dell’emergenza sanitaria, un gruppo di insegnanti armeni venne in visita a Lecco e successivamente i rapporti sono continuati. Proprio in questo mese di settembre, con l’apertura del nuovo anno scolastico italiano, è partito un progetto definito di “e-Twinning”, vale a dire un gemellaggio da coltivare in lingua inglese, tra una scuola di Vanadzor e l’istituto comprensivo di Bellano, progetto peraltro aperto anche ad altre scuole europee.

La mostra è quindi un’occasione per illustrare l’Armenia ai lecchesi, privilegiando le fotografie al testo – la spiegazione del curatore Francesco Saverio – proprio perché chi non l’avesse visitata, ne potesse vedere il patrimonio artistico e naturale.
All’inaugurazione, oltre ai rappresentanti degli “Amici di Vanadzor”, è intervenuta anche l’assessore e vicesindaco Simona Piazza che ricordato come le mostre allestite nel “chiostro” del municipio vogliono essere un’occasione di conoscenza offerta a tutti i cittadini»
Nel frattempo, come detto, è partita la raccolta fondi anche per aiutare i profughi armeni del Nagorno Karabakh, frutto della guerra degli ultimi anni con l’Azerbaigian. I contributi possono versati sul conto corrente della Fondazione comunitaria del Lecchese (iban: IT28 Z030 6909 6061 0000 0003 286), indicando nella casuale “Solidarietà Armenia”.

Il pane tipico offerto in segno di solidarietà

Tutte iniziative per mantenere l’attenzioni sulle sorti dell’Armenia e lanciare un messaggio: «Non lasciamoli soli».
Ecco dunque la quattro giorni con una serie di appuntamenti, il primo dei quali tenutosi a Palazzo delle paure venerdì sera con la conferenza di Aldo Ferrari, storico e autore del libro “Storie degli armeni” uscito lo scorso anno. Un’altra conferenza, lunedì alle 20,45 alla Sala Ticozzi, chiuderà il ciclo. Interverranno Pietro Kuciukian, medico e saggista ma anche console onorario dell’Armenia in Italia; Gaiané Casnati, architetto e restauratore: Luigi Geninazzi, giornalista. Ma il programma prevede, tra sabato 25 e domenica 26 settembre, anche una degustazione di piatti tipici, la celebrazione di una messa armena nella chiesa di Santa Marta, laboratori per bambini e un concerto a Villa Gomes. Per informazioni: 335.742.1775.
D.C.
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