Rissa fuori dall'Orsa nel 2017: sei stranieri dal giudice, in tre andranno a processo

Tre giovani nordafricani sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di rissa e rapina: l’ha deciso venerdì mattina il giudice per le udienze preliminari Paolo Salvatore. Davanti a lui erano finiti in sei lo scorso marzo, dopo la zuffa scoppiata nel parcheggio del noto locale notturno Orsa Maggiore nell’ottobre 2017.
L’ennesimo scontro violento, probabilmente scaturito da una discussione all’interno della discoteca, avrebbe visto fronteggiarsi due gruppi: uno composto da due italiani e un sudamericano e uno di giovani di origini magrebine residenti fra Lecco, Oggiono e La Valletta Brianza. Pare che fra i calci e i pugni, questi ultimi si siano anche impossessati di portafogli e telefoni cellulari appartenenti ai tre rivali, circostanza negata dagli indagati, poi divenuti sei nel corso dell'attività investigati. Solo tre finiranno al banco degli imputati davanti al Tribunale in composizione collegiale: Reda El Bouzzaoui, Mohamed Chaid, Hassan Ennachate, difesi rispettivamente dagli avvocati Marcello Perillo (ieri sostituito dall’avvocato Caterina Bosellu), Arveno Fumagalli e Roberto Corbetta.
Hanno invece patteggiato Zakaria El Yaakoubi e Mouad Saghri: i difensori Nadia Colombo e Andrea Spreafico hanno chiesto l’applicazione della pena, quantificata in accordo con la pubblica accusa ad un anno e quattro mesi e 600 euro di multa, pena sospesa. Optando per il rito abbreviato Mouad Mayahlane, assistito dall’avvocato Viviana Bove, è stato invece condannato a un anno e sei mesi e 400 euro di multa.
F.F.
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