Camaggiore: 'bracconieri hanno rischiato di investirmi'. Il racconto di un cacciatore

Ronald Tarabini (sulla destra) con il papà durante una battuta di caccia (regolare)
Poteva finire male la notte scorsa, per un vendrognese, a Camaggiore. Portata a termine una battuta di caccia di selezione al cinghiale, Ronald Tarabini, cacciatore per passione, si era portato all'Alpe per verificare alcune segnalazioni ricevute circa presenze notturne di supposti bracconieri, alla ricerca di animali selvatici. "Sono andato in auto con mio padre a Camaggiore, subito dopo mezzanotte eravamo lì - racconta Ronald - Ci siamo fermati appena prima della casera e abbiamo visto dalla strada che giunge da Sant'Ulderico dei fari che puntavano verso il bosco. Siamo scesi e in poco tempo l'auto che veniva verso di noi è sopraggiunta ad alta velocità e ha rischiato di investirci" aggiunge l'uomo, sottolineando come quelli in cui si è imbattuto a suo avviso non erano cacciatori di selezione come lui e il padre. "A quell'ora la caccia di selezione è terminata. E' consentita solo tre ore prima dell'alba e tre ore dopo il tramonto. Era ben più tardi. Secondo me erano dei bracconieri, intenti nella caccia di frode".
L'accaduto è già stato segnalato a chi di dovere. "L'auto era una Fiat Panda bianca, non so chi guidasse e non ho visto la targa. Questa mattina ho avvisato la polizia locale che sta vagliando le immagini delle telecamere per risalire al conducente" la chiosa di Tarabini, ancora scosso per l'incontro ravvicinato avuto con chi non ha esitato a premere l'acceleratore pur di far perdere le proprie tracce.
M.A.
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