UP-Un Percorso/19: il sentiero 1 di Lecco, la 'classicissima' per il Resegone

Dici Lecco e pensi Resegone, la montagna dalla forma inconfondibile che, da ogni angolo, domina la città, resa celebre da I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Proprio nel famoso incipit dell’opera, il Don Lisander scrive del Resegone «dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talchè non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, degli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune».
Con i suoi 1.875m slm di altezza, il Resegone è una delle più conosciute e amate montagne lecchesi. Inoltre, vicino all’imponente e panoramica croce di vetta si trova il Rifugio Azzoni. Tra i vari sentieri per raggiungere la cima, in questa nuova puntata di UP – Un Percorso vi proponiamo la via forse più lunga ma anche la più famosa: il “classico” sentiero 1 con partenza dal Piazzale della Funivia di Lecco, frazione Versasio.

Partenza: Lecco-Piazzale della Funivia di Versasio (610m slm)
Arrivo: Punta Cermenati (1.875m slm)
Tappe intermedie: Rifugio Stoppani (890m slm)
Durata: circa 3 ore
Dislivello: 1.265m
Difficoltà: EE
Adatto ai bambini: 6+

Il sentiero 1 che porta al Resegone dal Piazzale della Funivia di per sé non presenta particolari difficoltà tecniche, se non nell’ultimo tratto, ma comunque è molto lungo (3 ore) e il dislivello è importante (1.265m), è quindi richiesta una buona preparazione fisica. Inoltre, ci sono alcuni tratti particolarmente esposti in cui è necessario prestare la massima attenzione.
La partenza dell’escursione è nel Piazzale della Funivia che collega la frazione Versasio di Lecco ai Piani d’Erna, facilmente raggiungibile in auto e con i mezzi pubblici dal centro città. Lì si trovano un bar, un bed and breakfast e un ampio parcheggio. Proprio dalla destra del posteggio parte il nostro sentiero.



Il primo tratto dell’escursione, quello che porta al Rifugio Stoppani, non presenta difficoltà ed è una semplice passeggiata per tutti. Dalla destra del parcheggio si imbocca il sentiero, indicato, che dal piazzale scende per qualche metro fino a ricongiungersi con una strada asfaltata. Qui si piega verso destra, seguendo la via fino alla fine. Sulla sinistra parte ora una mulattiera che si addentra nel bosco e conduce alla frazione di Costa: un piccolo nucleo di case rustiche da cui si gode di una bellissima vista sulla città di Lecco e sul Lago di Como.



Qui, sempre seguendo le indicazioni per il Rifugio Azzoni-Resegone, si sale verso sinistra attraversando le abitazioni, per raggiungere poi poco sopra la cappelletta della Madonna del Resegone. In pochi minuti si arriva infine al Rifugio Stoppani (890m). Questo primo tratto di percorso richiede 45-60 minuti, ma anche meno se si è ben allenati. Lungo il tragitto si trovano due deviazioni, da ignorare: una per Campo de’ Boi e una per l’attacco della ferrata Gamma 1.



Lasciato alle spalle il rifugio, il sentiero prosegue ancora in mezzo ai boschi con un primo tratto pianeggiante, dove si trova anche una fonte. Dopo poco si raggiunge il torrente Bione e, attraversatolo, ecco un bivio: qui bisogna tenere la sinistra per proseguire sul sentiero 1 per il Rifugio Azzoni. A questo punto il percorso – sempre nei boschi – inizia a diventare un po’ più ripido e brevemente si inizia a guadagnare in altitudine. In poco tempo si intersecano due deviazioni per i Piani d’Erna: prima quella del sentiero 7, poi quella del 5. In entrambi i casi, bisogna proseguire verso destra seguendo sempre il sentiero 1. Poco dopo il secondo bivio, quello con il sentiero 5, si arriva alla Croce della Beduletta (1.320m), un bel punto panoramico con una croce che svetta su Lecco.



Da qui con pochi passi pianeggianti si rientra verso il centro del canalone Comera, che si attraversa tra i sassi. In questo tratto bisogna prestare particolare attenzione, in quanto il sentiero è accidentato e molto esposto. All’interno del canalone c’è una deviazione che arriva alla Punta Cermenati seguendo l’impegnativo sentiero 9.


Consigliamo di ignorarla e di proseguire sul ben più accessibile sentiero 1. Passato il Comera si sbuca sul Pian Serrada, un panoramico pendio verde sotto le imponenti guglie rocciose, da cui si gode di una vista apertissima su Lecco, il lago, la pianura e l’arco alpino.



Tagliato trasversalmente il Pian Serrada, si raggiunge il Passo della Sibretta (1.665m). Qui si svolta verso sinistra e si intraprende un tratto molto ripido ed esposto, in cui sono posizionate anche delle catene, all’imbocco del canalone Valnegra. Il sentiero risale il canalone sul fianco sinistro e sono presenti alcuni passaggi tra le roccette.



In pochi minuti si arriva in fondo e ci si trova così sotto al Rifugio Azzoni. Non rimane che risalire l’ultimo ripido tratto fra i sassi, fino a sbucare sul cortile del rifugio. Da lì, la Punta Cermenati, la cima più alta del Resegone, è ben visibile pochi metri sopra. La si raggiunge dopo circa 3 ore dalla partenza. Dalla croce di vetta la vista a 360 gradi è apertissima e strepitosa.



Per ridurre i tempi di percorrenza e il dislivello, si può prendere la funivia che porta rapidamente ai Piani d’Erna. Da qui ci sono diverse possibilità per raggiungere la cima del Resegone. Una delle più famose è quella del sentiero 10 che risale il canalone Bobbio.



In alternativa, con i sentieri 5 o 7 ci si ricollega al numero 1, come abbiamo visto in precedenza. Il consiglio è di prendere il 5, che si ricongiunge a una quota più alta.

Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com
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