Dottori agronomi e forestali: rinnovato il Consiglio dell'Ordine di Como, Lecco e Sondrio
I Dottori agronomi e Dottori Forestali di Como, Lecco e Sondrio, riuniti in un unico Ordine interprovinciale, hanno rinnovato il Consiglio per il prossimo quadriennio 2021-2025. L’elezione, avvenuta al primo scrutinio, ha visto la partecipazione del 60% degli iscritti, che per la prima volta hanno utilizzato il voto elettronico esprimendo la propria preferenza da remoto.
Ora il Consiglio dell’Ordine è così composto:
- Dott. Agr. Ettore Piero Antonio Frigerio (CO) - Presidente
- Dott. Agr. Massimo Valagussa (LC) - Vicepresidente
- Dott. Agr. Giorgio Buizza (LC) - Segretario
- Dott. Agr. Claudio Febelli (LC) - Tesoriere
- Dott. For. Anna Bonini (SO)
- Dott. For. Sara Martelletti (SO)
- Dott. Agr. Pierluigi Gatti (CO)
- Dott. Agr. Alessandro Pozzi (CO)
- Agr. Iunior Niccolò Mapelli (LC)
Il Consiglio, che rappresenta in modo equilibrato i 180 iscritti distribuiti nelle tre Provincie, si appresta ad affrontare un quadriennio di intensa attività legata alle urgenze derivanti dalla transizione ecologica e dalle responsabilità di partecipare ad un'attività produttiva sempre più esigente per gli aspetti della sicurezza alimentare e per la qualità delle produzioni dentro un quadro di sostenibilità, per contribuire a migliorare la qualità della componente verde nelle aree urbanizzate, per la salvaguardia e la sicurezza del territorio montano.
Ora il Consiglio dell’Ordine è così composto:
- Dott. Agr. Ettore Piero Antonio Frigerio (CO) - Presidente
- Dott. Agr. Massimo Valagussa (LC) - Vicepresidente
- Dott. Agr. Giorgio Buizza (LC) - Segretario
- Dott. Agr. Claudio Febelli (LC) - Tesoriere
- Dott. For. Anna Bonini (SO)
- Dott. For. Sara Martelletti (SO)
- Dott. Agr. Pierluigi Gatti (CO)
- Dott. Agr. Alessandro Pozzi (CO)
- Agr. Iunior Niccolò Mapelli (LC)
Il Consiglio, che rappresenta in modo equilibrato i 180 iscritti distribuiti nelle tre Provincie, si appresta ad affrontare un quadriennio di intensa attività legata alle urgenze derivanti dalla transizione ecologica e dalle responsabilità di partecipare ad un'attività produttiva sempre più esigente per gli aspetti della sicurezza alimentare e per la qualità delle produzioni dentro un quadro di sostenibilità, per contribuire a migliorare la qualità della componente verde nelle aree urbanizzate, per la salvaguardia e la sicurezza del territorio montano.
