Barzio: 34enne condannato per maltrattamenti a 3 anni, li sconterà con il braccialetto elettronico

Il sostituto procuratore
Andrea Figoni
titolare del fascicolo
Nel mese di maggio era finito in carcere all'esito delle indagini a suo carico condotte dai Carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Andrea Figoni. A distanza di quattro mesi un 34enne di Barzio ha definito la propria posizione scegliendo la strada del rito abbreviato. Questa mattina l'uomo, assistito dall'avvocato Ruggero Panzeri, è stato condannato a tre anni di reclusione, che sconterà agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. E' quanto ha stabilito il Gup del Tribunale di Lecco Paolo Salvatore, chiudendo così un caso alquanto delicato. Maltrattamenti in famiglia, infatti, il reato contestato al valsassinese.
Per mesi avrebbe sottoposto l'anziana madre a violenze fisiche e psicologiche. Pur vassata dal figlio, la donna non ha mai trovato la forza di sporgere denuncia, con il castello accusatorio costruito così dagli inquirenti attraverso l'attività investigativa e dunque con le intercettazioni ambientali che avrebbero permesso di appurare come il ragazzo - sottoposto per altra ragione ai domiciliari - malmenasse la madre. Quattro anni la richiesta di condanna formulata dal PM, pena già decurata di un terzo per la scelta del rito. Tre anni il verdettto, con la decisione del giudice di ricondurre l'imputato ai domiciliari ma con il braccialetto elettronico.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.