Le stazioni vegliate anche dai vigili, nuovo accordo di sicurezza intergrata sulla Lecco-Milano

Lecco fa ancora una volta da precursore e apripista. E' stata sottoscritta nel pomeriggio odierno presso la sede della Camera di Commercio, la proposta (ancora tale solo perché formalmente non c'è stato il passaggio in Giunta regionale, previsto per l'inizio della prossima settimana) d'Accordo per la promozione della sicurezza integrata nelle stazioni ferroviarie e zone limitrofe. Lo scopo è indubbiamente chiaro: arginare violenza e situazioni di (potenziale) pericolo presso gli scali della Lecco-Milano, una delle linee “segnata da maggiori criticità” come sottolineato dall'assessore regionale Riccardo De Corato “motore” dell'iniziativa congiuntamente alla Prefettura oggi retta dal dr. Castrese De Rosa, erede di un discorso avviato già nel 2018 dalla collega Liliana Baccari poi rilevata dal dr. Michele Formiglio.

Originale è però la “tattica” studiata per tentare di centrare l'ostico obiettivo: impiegare la Polizia Locale quale supporto delle altre forze già in campo, per avviare – già da subito - specifici servizi volti a garantire migliori condizioni di sicurezza sui treni e nelle stazioni ferroviarie nel territorio della provincia di Lecco. Tale “pattuglioni” saranno espletati, soprattutto nelle ore serali, nelle stazioni di Lecco (comune con funzioni di Capofila, con il coordinamento tecnico affidato al Comandante Monica Porta non nuova a esperienze di lavoro congiunto tra più municipalità), Colico, Mandello del Lario, Bellano, Dervio, Cernusco, Olgiate Molgora, Airuno e Calolziocorte in sinergia con le Centrali Operative della Questura e dell’Arma dei Carabinieri nonché con il Centro Operativo Compartimentale della Polizia Ferroviaria della Lombardia. Concorreranno anche i comuni limitrofi vale a dire Dorio, Brivio, Calco, Olginate, Merate, Cernusco Lombardone, Santa Maria Hoe’ e La Valletta Brianza (tramite l'Unione).

40.000 euro la somma che verrà stanziata dalla Regione a copertura del lavoro straordinario richiesto agli agenti, fino alla fine dell'anno. Già chieste, ovviamente, a De Corato – direttamente dal Prefetto ma anche dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, pronto a sottolineare come il progetto forse appaia piccolo ma vada a intervenire chirurgicamente in un ambito che richiede una risposta corale, oltre i confini territoriali -  nuove risorse per proseguire poi con quello che a tutti gli effetti è un vero e proprio esperimento nell'ambito della “sicurezza integrata” calata nella realtà, come rimarcato anche dal Questore Alfredo d'Agostino, a capo del Tavolo tecnico che tramuterà i contenuti dell'Accordo in un programma operativo ritagliato sulle specifiche criticità.

Un esperimento che, ha già assicurato l'assessore regionale, verrà ora esportato anche in altri contesti perché sì la Lecco-Milano è una delle linee più pericolose ma “ci sono anche altre situazioni che si stanno ammalorando”. Si spera, tra l'altro, che dia migliori risultati di altre scelte compiute in passato e rivelatesi non fruttuoso – per stessa ammissione del delegato della Giunta Fontana – come arruolare le guardie giurate o gli steward. “La divisa conta molto” ha sottolineato  De Corato, con Andrea Galletta di Trenord pronto a dargli ragione, evidenziando comunque una “mancanza basilare di etica e di rispetto” in taluni viaggiatori o frequentatori delle stazioni.

“La mobilità delle persone è un diritto. Muoversi in sicurezza senza una percezione di pericolo lo è ancora di più. E’ questa la finalità che persegue l’Accordo con gli Enti locali. Rendere le stazioni un luogo sicuro e garantire maggiore fruibilità degli spazi in totale tranquillità” la chiosa del Prefetto, incalzato dall'assessore affinché si arrivi a chiudere davvero le stazioni di notte, come del resto si era paventato anche in passato, almeno per gli scali di Lecco, Calolzio e Olgiate.
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