Kart in piazza per sensibilizzare i bambini alla guida sicura: al via l'iniziativa nel centro di Lecco

"In piazza con i Kart": è entrata nel vivo quest'oggi la due giorni promossa nel centro di Lecco dall'Automobile Club Italia - con il supporto di ACI e il contributo di Electroadda - per i bambini delle scuole elementari e non solo, con l'obiettivo di sensibilizzare i più piccoli a una guida sicura con un primo approccio giocoso alla strada.



Il progetto ha visto coinvolte sette classi delle Primarie per un totale di circa 150 alunni dai sette ai nove anni, che prima di poter accedere alla prova pratica sul kart hanno visionato un filmato esplicativo: ad ognuno di loro, poi, è stato consegnato un attestato di "Ambasciatore alla sicurezza stradale", oltre che alcuni gadget. Presenti in loco anche i volontari della Croce Rossa, che hanno illustrato le tecniche di primo soccorso. La giornata di oggi è stata inoltre l'occasione per premiare due piloti di rally lecchesi: Emanuele Aralla, vincitore del quinto Raggrr. CI.E5 E5 nel CIVSA, e Marinella Bonaiti, che si è aggiudicata la Coppa rally di quinta zona classe A7.



"Si tratta di un evento bello e importante, dove ACI ha voluto portare a conoscenza dei più piccoli il rispetto delle regole stradali" ha commentato Lorenzo Riva, nella duplice veste di presidente del sodalizio e di titolare di ElectroAdda. "Nello stesso tempo ci auguriamo anche di incuriosirli allo sport automobilistico: ACI vive anche di questo, non è solo bolli o libretti, basti pensare al Gran Premio di Monza. Abbiamo voluto essere presenti come ElectroAdda perchè produciamo motori elettrici come quelli di questi kart, e siamo ben felici di poter essere sponsor di un'iniziativa che va verso l'ecologia, l'ambiente, i giovani e la sicurezza di tutti noi".


Emanuele Aralla e Marinella Bonaiti

"I bambini sono coloro che ti danno la gioia e la voglia di fare" ha proseguito. "Nel filmato che hanno avuto modo di guardare c'è anche Hamilton che ha suggerito loro alcune cose, per far capire loro cosa succede quando si rispettano o meno le regole. Si può correre, ma negli spazi appositi. In strada non è così, perchè la vita di tutti noi è la cosa più importante e dobbiamo proteggerla. Oggi è una festa per loro e per noi, sperando che passi il concetto che la strada non è una pista. Dobbiamo cominciare a fare formazione fin dall'inizio: si parte dalle scuole, dalle biciclette e dai monopattini, perchè è lì che sentiamo parlare di incidenti e di vittime, quindi prima i bambini imparano il concetto del buon utilizzo dei mezzi, prima facciamo il bene di tutti".


Al centro Lorenzo Riva. Sotto, Fabrizio Turci



"Questa è una delle nostre iniziative più importanti" ha aggiunto il direttore di ACI Italia Fabrizio Turci. "I bambini sono molto consci di quello che fanno, ho parlato con alcuni di loro e mi hanno sorpreso. Rispetto a quando io avevo la loro età devo dire che sono molto più svegli. Questa cosa è molto bella perchè coinvolge molte persone, non dimentichiamo che dietro a ognuno di questi alunni c'è una famiglia, che in questo modo viene sensibilizzata su tematiche importantissime. Questo sarà il mondo con cui questi bambini dovranno iniziare a convivere da quando avranno 14 anni e andranno in giro con il motorino. A volte guidare diventa qualcosa di automatico, ma spesso non ricordiamo quanto possa essere pericoloso: questa iniziativa deve far ragionare ed essere un richiamo per chi vive intorno alla scuola e per chi tutti i giorni si serve della strada".



"Da parte nostra possiamo dire che abbiamo sempre più riscontri" ha proseguito Turci. "Abbiamo sempre più giovani che si avvicinano allo sport automobilistico come piloti e all'interno dei vari corsi che offriamo. Il nostro Presidente, l'Ingegner Angelo Stecchi, parla molto e tiene parecchio al discorso dell'educazione stradale, questi messaggi "martellano" ed è giusto che sia così, perchè noi dobbiamo puntare sempre più a ridurre l'incidentalità e la mortalità. Non si va in strada a correre, a correre si va in circuito. Alla velocità non si può rinunciare, ma la cosa fondamentale è capire che in strada ci sono troppe variabili imprevedibili, e che per correre ci sono tante altre occasioni, dai corsi alle gare vere e proprie".



Spazio, infine, a Pierluigi Fumagalli, vice presidente della Croce Rossa di Lecco: "Noi siamo stati chiamati sia per l'assistenza che per mostrare quello che facciamo come soccorritori in caso di incidente, non per spaventare i bambini, ma per far capire loro che l'ambulanza è un'amica, un aiuto, e per dare le nozioni fondamentali come il numero da chiamare in caso di necessità. Abbiamo fatto vedere come si mette una stecca in caso di rottura di un braccio e i collarini, ma anche come si usano la barella a cucchiaio, la spinale e il defibrillatore: una sensibilizzazione a 360 gradi, insomma, su tutto ciò che potrà essere loro utile in futuro".

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A.G.
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