Un libro su Mons. Claudio Righi, sacerdote con memorie lecchesi

Ha avuto “momenti” anche lariani e lecchesi il lungo cammino esistenziale e sacerdotale di mons. Claudio Righi, deceduto a Bologna a 94 anni il 1° gennaio 2021. Era nativo di Suzzara, in provincia di Mantova, diocesi nella quale era stato ordinato nel 1950 e destinato a vicario parrocchiale presso la cattedrale di San Pietro, nel capoluogo. Due anni dopo divenne segretario particolare del vescovo Antonio Poma, prima a Mantova e poi a Bologna sino alla morte del cardinale nel 1985.



E’ stato nel periodo trascorso nella città lombarda che don Claudio ebbe modo di conoscere e frequentare il territorio lariano, durante il riposo estivo del vescovo Poma. Negli anni 1960 il periodo coincideva con Ferragosto e avveniva a Civenna, belvedere stupendo sul ramo lecchese del Lario. Era allora parroco il non certo dimenticato don Alberto Rozzoni, deceduto come monsignore canonico nel duomo di Milano nel 1996. Civenna viveva, negli anni ’60, un periodo intenso di valorizzazione turistica e ambientale, grazie anche all’importante iniziativa di collocare sul belvedere della chiesetta di San Rocco la “fiamma” a ricordo dei motociclisti caduti in un tratto tra i più impegnativi dello storico circuito del Lario 1921-1939. Nel prossimo novembre saranno sei decenni esatti dalla sua inaugurazione e, come noto, ogni anno, giungono sul posto centauri non solo da diverse regioni italiane, ma anche da nazioni europee.
Il vescovo Poma ha ricevuto anche, per i suoi soggiorni a Civenna, la cittadinanza onoraria conferita dal Comune. Durante la vacanza del 1960 venne invitato a presiedere le solenni celebrazioni mariane di metà agosto presso il santuario della Madonna di Lezzeno, sopra Bellano. Sempre Poma ha officiato più volte la solenne funzione nella ricorrenza della Madonna Assunta, dove tornano in paese anche cittadini da tempo residenti lontano.
La pubblicazione sulla “Storia di una vocazione” si deve a Gilberto Zacchè e alle Edizioni Bottazzi di Suzzara. Zacchè è stato ispettore della Sovraintendenza Archivista dell’Emilia Romagna ed archivista di Stato a Modena. Tra le sue numerose pubblicazioni merita di essere sottolineata “Condividere la fede: archivi di confraternite dell’Emilia Romagna anno 2010”.
Don Claudio ha seguito il cardinale Poma nei due conclavi consecutivi del 1978, con l’elezione di Papa Luciani e di Wojtyla. Merita di essere ricordato il ruolo di autista che don Claudio ebbe con l’attendere all’aeroporto di Roma l’arrivo di due cardinali polacchi che dovevano partecipare al conclave e dovevano essere accompagnati in Vaticano: uno di loro era il futuro Pontefice Giovanni Paolo II. Il periodo bolognese di mons. Claudio Righi è stato, purtroppo, segnato anche da tragici eventi terroristici, come la strage alla stazione, l’attentato al treno Italicus e l’aereo che, decollato dalla città felsinea verso Palermo, esplose nel cielo di Ustica.
Alla realizzazione del volume su mons. Claudio Righi ha collaborato il fratello minore Cesare, laureato in Lettere, ora residente da anni a Bergamo, dove ha svolto intensa attività pubblicistica. Cesare Righi è stato impegnato in precedenza presso il collegio arcivescovile Castelli di Saronno e, durante il periodo estivo, era tra gli istruttori dei ragazzi che trascorrevano vacanze montane presso “La Madonnina” di Campo de Boi, sopra il quartiere lecchese di Germanedo.
La pubblicazione si chiude ricordando documenti e carte di mons. Claudio Righi, conservati presso l’archivio arcivescovile e altri uffici diocesani di Bologna. Il solenne rito funebre è stato celebrato nella cattedrale metropolitana di Bologna, presieduto dal vescovo mons. Paolo Ravitti. La salma è stata poi trasferita nella nativa Suzzara per una preghiera nella parrocchia dell’Immacolata Concezione; ha fatto seguito la sepoltura nel cimitero locale.
A.B.
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