Olginate: violenta lite e poi le 'botte' all'ex. 55enne a giudizio

“Mi ha spaccato un computer di 800 euro gettandolo a terra, allora io l’ho spinta. Se vuole riprendersi il suo cellulare glielo lascio a 50 metri da qui perchè se la vedo la riempio di botte e l’ammazzo”. Sono queste le parole che avrebbe pronunciato un uomo di 55 anni residente alle porte di Lecco, ascoltate questa mattina in aula a palazzo di giustizia, a processo per furto, lesioni personali aggravate e atti persecutori, riferendosi alla ex convivente nel corso di una telefonata avvenuta con la cugina di lei. Secondo la ricostruzione della pubblica accusa e della parte offesa - costituitasi parte civile nel processo incardinatosi al cospetto del giudice Giulia Barazzetta mediante l’avvocato Andrea Artusi - i fatti che hanno portato a processo l’uomo, proseguito nella mattinata odierna, sarebbero avvenuti il 7 luglio del 2018 tra il Bione, Pescate e Olginate.
A Lecco i due si sarebbero trovati nel camper dove lui all’epoca alloggiava, poi spostatisi, avrebbero litigato a Pescate. Qui lui le avrebbe preso il telefono - e da ciò arriva l’accusa di furto -, lei avrebbe gettato a terra il suo computer e a quel punto lui l’avrebbe scaraventata a terra e colpita in volto. Riuscita a mettersi in fuga, la donna è stata poi soccorsa ad Olginate nei pressi di un bar.
È stata la cugina della parte offesa, chiamata a testimoniare dall’accusa, a confermare che l’imputato - assistito dall’avvocato Simona Crippa - quel giorno si trovava in possesso del cellulare della ex: “non so perchè lui avesse chiamato dal telefono di mia cugina ma nel corso della telefonata mi ha detto che l’aveva buttata a terra e che l’avrebbe ammazzata perchè lei era andata con altri uomini”. Frasi pesanti e minacciose ascoltate poi anche nel corso dell’udienza, avendo la cugina della presunta vittima registrato le telefonate. La teste ha anche descritto un quadro difficile in cui la coppia si trovava: “lei si lamentava che lui diceva bugie e che era sposato, lui che veniva tradito. Sta di fatto che spesso lei mi chiedeva di accompagnarla a casa perchè lui si appostava col camper per seguirla”.
Il processo continuerà il prossimo 28 settembre per l’esame dell’imputato.
B.F.
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