Ballabio: paga un'auto che non arriva. Il venditore condannato

È stato condannato a 10 mesi di reclusione e al pagamento di 400 euro di multa un 42enne nativo di Cernusco sul Naviglio accusato di truffa per essersi intascato circa 1600 euro per un’autovettura…mai consegnata. A raccontare questa mattina la vicenda nell’aula del giudice monocratico Giulia Barazzetta - titolare del fascicolo - è stato un Carabiniere in forze alla stazione di Curno, nella bergamasca, dove il 30 maggio del 2018 si sarebbe presentata la presunta persona offesa a denunciare quanto accadutogli poco prima. “È arrivato dicendo che aveva appuntamento a Curno per ritirare un veicolo ma non si è presentato nessuno” ha detto l’operante, incalzato dalle domande del Vpo Mattia Mascaro “ha riferito di doversi incontrare con una donna a cui aveva versato circa 1600 euro, in più tranche, per una vettura messa in vendita su un sito online. I versamenti erano stati fatti sui conti di due persone diverse, di cui uno è l’odierno imputato”. I carabinieri nel corso delle loro indagini hanno rintracciato sia la donna - risultata già condannata diverse volte per fatti analoghi - con cui il querelante aveva intrattenuto rapporti durante la trattativa sia l’imputato; quest’ultimo tuttavia non è stato possibile per i militari sentirlo a sommarie informazioni essendo irreperibile. Il procedimento si è così incardinato a Lecco avendo la persona offesa effettuato i versamenti presso l'ufficio postale di Ballabio.
Chiusa la fase istruttoria, il Vpo Mattia Mascaro, ritenendo provata la responsabilità dell’imputato, ha chiesto la condanna di quest’ultimo alla pena di 1 anno di reclusione e al pagamento di 400 euro di multa, mentre il difensore -l‘avvocato Manoela Stucchi del foro di Lecco- ha chiesto l’assoluzione per mancanza di prova ritenendo che la vera responsabile del fatto commesso sia la donna con cui la persona offesa ha intrattenuto i rapporti.
Il giudice Barazzetta ha infine condannato l’uomo a 10 mesi di reclusione e al pagamento di 400 euro di multa.