Malgrate: un concerto di Ultimo al centro di una truffa web. Condannato un 50enne

Il Tribunale di Lecco
Avrebbe voluto partecipare al concerto del cantautore romano Ultimo che si è tenuto al Forum di Assago nella primavera del 2019 ma si è ritrovata…alla caserma dei Carabinieri a sporgere una denuncia. È la vicenda capitata ad una donna di Malgrate che, vedendo un annuncio riguardante la vendita dei biglietti apparso sulla bacheca Facebook di una fanpage del cantante di “Piccola Stella” e di “I tuoi particolari” ha ben pensato di poterli acquistare.
Peccato che, una volta pattuito il prezzo, cioè 95 euro per due biglietti, e versato la cifra sulla carta indicata dal venditore, questi sia sparito. E così, a seguito della denuncia presentata dalla lecchese, un 50enne di Carate Brianza è finito al banco degli imputati con l’accusa di truffa: sarebbe stato lui infatti il proprietario della carta e beneficiario del versamento effettuato dall'acquirente.
“Mi sono messa d’accordo per l’acquisto dei biglietti con questa persona, ci scrivevamo su Messenger” ha detto la donna rispondendo alle domande del Vpo Mattia Mascaro questa mattina in Tribunale a Lecco, “ma mi ha fatto addebitare i soldi sulla carta di un soggetto diverso da colui con cui stavo chattando, che aveva detto essere il papà della sua fidanzata. Fatto sta che una volta versata la cifra è sparito, bloccandomi su Facebook”.
In seguito alla denuncia presentata dalla donna e dalle indagini svolte dai Carabinieri di Valmadrera, si è giunti all’identità dell’imputato.
Al termine dell’audizione della querelante, il giudice Giulia Barazzetta ha dichiarato chiuso il dibattimento e invitato le parti a formulare le proprie conclusioni: se da un lato il Vpo Mattia Mascaro ha chiesto la condanna del 50enne a 8 mesi di reclusione e al pagamento di 800 euro di multa cosiderando le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti, dall’altro il difensore Stefano Mandelli si è battuto per l’assoluzione del suo assistito, sostenendo che non sia stata raggiunta la prova della sua responsabilità ipotizzando che qualcuno avesse potuto essere in possesso della carta. Dopo una breve camera di consiglio il giudice Barazzetta ha dichiarato colpevole l’imputato, condannandolo ad una pena di 1 anno di reclusione e al pagamento di 609 euro di multa.
B.F.
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