Olginate: la comunità in festa per il 25° di ordinazione di Padre Pierfrancesco, già missionario in Bangladesh

“Nel 1996 sei stato ordinato sacerdote e tutta la comunità era in festa. Subito dopo sei partito per la missione trascorrendo lì tanti anni belli. Oggi siamo contenti di essere qui insieme a te per ricordare questo importante passaggio, anche perché il legame con tutti noi è sempre molto forte ed è giusto celebrarti con le persone che ti hanno voluto bene e ti hanno visto crescere”.



Padre Pierfrancesco Corti

Queste le parole con cui don Matteo Gignoli, parroco di Olginate, ha dato inizio alla Santa Messa solenne di domenica mattina, in cui è stato ricordato il venticinquesimo anniversario di ordinazione di Padre Pierfrancesco Corti. Nativo del paese, dopo aver maturato la sua vocazione ha deciso di partire in missione trascorrendo 15 anni in Bangladesh e dedicando tutto se stesso all’ambito educativo e all’assistenza sanitaria.



Sulla destra don Matteo Gignoli

“Il Bangladesh non è un luogo molto bello, eppure lì mi sono sempre sentito a casa. Ci sono luoghi pericolosi, ma animati da persone pronte a dare la loro vita per me, quando in realtà era la mia missione dare la mia vita per loro” ha spiegato Padre Pierfrancesco durante l'omelia. “Io non sono altro che un debitore: se ho vissuto così questi venticinque anni lo devo a qualcuno. In primis ai miei genitori poiché la mia fede è nata all’interno della mia famiglia che sempre è stata al mio fianco, poi alla Chiesa e al mio Dio che mi ha accompagnato in ogni momento della vita. Sono debitore anche nei confronti della terra che mi ha accolto durante la missione e verso tutti coloro che mi hanno aiutato. E anche se ora sono costretto a rimanere in Italia per le cure mediche, come ho detto fin da subito al mio superiore, se non posso partire io voglio aiutare gli altri a farlo”.


Il sindaco Marco Passoni


L'Alpino Andrea Radaelli

Tra i vari incarichi che ora ricopre Padre Pierfrancesco Corti, infatti, vi è anche quello di responsabile del Gruppo Laici del Pime, associazione che dà la possibilità ai volontari di partire per un’esperienza missionaria della durata dai tre ai cinque anni.





Non è mancato, durante la funzione di ieri, un pensiero di affetto del primo cittadino di Olginate Marco Passoni, circondato da tutte le associazioni del paese: “Abbiamo passato tanto tempo insieme in oratorio e mi ricordo quando nel 1996 hai intrapreso questo cammino. Siamo noi ad essere debitori nei tuoi confronti perché il tuo essere se stesso ci ha fatto imparare molto e ci ha fatto aprire la mente, e per questo non possiamo che dirti grazie”.
V.P.
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