Lecco: Sabina Guzzanti con 'Spin Time' per la riapertura del Nuovo Cinema Aquilone

Con l’intervento della regista Sabina Guzzanti e la proiezione del documentario “Spin Time. Che fatica la democrazia” si è conclusa ieri la quattro giorni inaugurale del Nuovo cinema Aquilone di Lecco, la sala cinematografica della parrocchia di San Nicolò riaperta dopo quarant’anni di inattività.



La serata è stata introdotta dal prevosto don Davide Milani che ha ricordato come il nuovo spazio ospiterà anche spettacoli teatrali e incontri, candidandosi come luogo di confronto per la comunità, per credenti e non credenti, per praticanti e non praticanti. Un luogo di cultura a tutto tondo, dunque, un tempio della cultura che sorge accanto a quello della preghiera.
E’ seguita poi la proiezione del film – appunto “Spin Time” per la regia di Sabina Guzzanti - un documentario dedicato al palazzo occupato di via Santa Croce in Gerusalemme a Roma, quello balzato alla ribalta nazionale quando nel giugno di due anni fa intervenne di persona l’elemosiniere dal papa, il cardinale Konrad Krajewski, a ripristinare l’erogazione della corrente che era stata interrotta per morosità dall’azienda energetica della capitale.


Gianluca Pisacane con Anastasia Plazzotta e Beatrice Moia di Wanted Cinema



Sabina Guzzanti

«Un episodio irreale – ha detto Guzzanti -. Un episodio più da film» ed è stato lo spunto per la realizzazione del documentario. La regista, intervenuta al termine della serata e rispondendo alle domande del pubblico e del giornalista Gian Luca Pisacane, ha spiegato come si sia trattato di un’esperienza intensa, umana «che ho vissuto come un problema affettivo: non mi sono appassionata al dibattito sui giornali se fosse illegale o meno occupare un palazzo, pensando invece al fatto che la gente non può stare in mezzo alla strada. Questa è una soluzione. Anch’io, certo, partivo con un pregiudizio: vedere gli occupanti come un tutt’uno, mentre in realtà ci sono moltissime teste. E mi sono accorta che in tutte queste persone forse c’è la consapevolezza di avere fatto una cosa coraggiosa, audace. Perché il problema abitativo esiste, molta gente perdendo il lavoro ha perso la casa, è un problema che investe non solo l’aspetto concreto del vivere quotidiano. Perché il palazzo di Santa Croce non offre solo un tetto ma anche possibilità di relazioni. E magari gli spazi comuni dove i bambini possono giocare liberamente possono essere un’idea anche per i nostri condomini».




Il passaggio lecchese è uno dei primi di un tour iniziato proprio in questi giorni e che sta portando Sabina Guzzanti a presentare il documentario in diverse città italiane, «come ho fatto per tutti i miei film, anche perché sono curiosa di incontrare gli spettatori, di sapere cosa pensino». Anche per questo, all’incontro di ieri sera erano presenti Anastasia Plazzotta e Beatrice Moia di “Wanted Cinema” che si occupa appunto della distribuzione di “Spin Time”.


Don Davide Milani

Il Nuovo Cinema Aquilone, come si ricorderà, era stato riaperto ufficialmente in occasione del Lecco Film Fest dello scorso mese di luglio alla presenza dell’attore Antonio Albanese a cui il prevosto aveva chiesto di autografe la porta della cabina di proiezione. Ma è stato proprio questo fine settimana appena concluso a fare da vera e propria maratona inaugurale: si è cominciato giovedì con una serata dedicata soprattutto ai volontari coinvolti nella gestione e che ha visto la consegna del Premio Carlo Lizzani assegnato alla sala lecchese in occasione dell’ultima mostra del cinema di Venezia; venerdì sera, invece, per la proiezione del film Hammamet, è stato nuovamente ospite della città il regista Gianni Amelio; sabato sera, per “L’uomo che vendette la sua pelle” è stato effettuato un collegamento in videoconferenza con l’attore protagonista Yahya Malyni; ieri sera il finale con Sabina Guzzanti.
D.C.
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