Lecco perduta/288: quando San Gennaro 'infiammò' il ricreatorio laico

Sono tre le date nelle quali la Napoli più fedele si riunisce intorno a San Gennaro: il 19 settembre, festa del santo patrono, anniversario del suo martirio avvenuto nel 305; il 16 dicembre, in ricordo dell’intervento che si attribuì al vescovo di aver fermato una spaventosa eruzione del Vesuvio, nel Seicento; infine, il sabato che precede la prima domenica di maggio. Come è noto il miracolo consiste che il sangue, solitamente solido, diventa prodigiosamente liquido e scorrevole dopo ore o anche una giornata di intensa preghiera. La teca del sangue viene poi mostrata ai fedeli che gremiscono il duomo fra incontenibili entusiasmi.


Immaginetta di San Gennaro per l'anniversario del 19 settembre

Quest’anno l’appuntamento del 19 settembre ha avuto già un anticipato prologo di diffusione popolare nel notiziario del TG4 del sabato sera condotto dal giornalista Giuseppe Brindisi che ha avuto come ospite Antonio Bassolino, già sindaco di Napoli, che si presenta nuovamente come candidato alla carica di primo cittadino della città partenopea per il voto del 3 ottobre prossimo. Bassolino ha dichiarato: “Anche quest’anno sarò in duomo a Napoli per l’appuntamento con San Gennaro; sono sempre andato anche negli anni in cui ho fatto il sindaco e nel periodo in cui ho ricoperto l’incarico di presidente della Regione Campania”.
L'evento è stato alla ribalta anche della trasmissione religiosa su RAI 1 “A sua immagine”, condotta da Lorena Bianchetti, nella mattinata di domenica: si è anche data notizia che è tradizione diffusa di grandi feste a New York e in altre città degli Stati Uniti.
San Gennaro infiammò anche Lecco all’inizio del Novecento, nel periodo più duro e aspro delle polemiche tra clericali e laici che si può collocare dal 1895, quando la vecchia piazza del Mercato venne intitolata XX Settembre in omaggio al 25° della breccia di Porta Pia e al vandalico assalto notturno alla canonica del prevosto di San Nicolò la notte del novembre 1904, quando Cermenati fu sconfitto dal voto elettorale per ridotto margine di voti andati al clerico-moderato Gavazzi di Valmadrera.


Il complesso scolastico di via Ghislanzoni

Perché San Gennaro entra in scena nella Lecco del primo decennio del Novecento? Venne resa nota l’organizzazione di una serata culturale presso l’edificio scolastico di via Ghislanzoni. L’iniziativa era patrocinata dal “ricreatorio laico” che rivolgeva un appello ai cittadini per il finanziamento dell’iniziativa di profondo significato sociale, aperta a tutti i ragazzi e i giovani dagli 8 ai 18 anni. Il ricreatorio laico sarebbe stato completamento gratuito. L’oratore ufficiale della serata era il dott. Gino Magrini di Livorno, noto per le sue posizioni laiche quando non accesamente anticlericali. Nel corso della conferenza quest'ultimo definì “il miracolo di San Gennaro a Napoli un vergognoso trucco clericale per tenere soggette popolazioni analfabete e sottosviluppate”. I fondi raccolti per il ricreatorio laico dovevano servire a realizzare con lo stesso un cammino educativo, con nuovi metodi di svago e di educazione fisica ed intellettuale, ben diverso da quello usato dalle “vesti nere”.
Tali dichiarazioni provocarono ovviamente furibonde polemiche tra “sponde opposte”, ma furono tra le ultime fiammate di un anticlericalismo diffuso a Lecco negli ultimi periodi dell’Ottocento per radici garibaldine e risorgimentali. Il Novecento, già al termine del primo decennio, aveva sollevato “idee nuove”. Il ricreatorio laico non ebbe vita lunga e si dissolse con l’avvento del primo conflitto mondiale nel 1915.
Quale è stato il miracolo di San Gennaro?
A.B.
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