Lecco: si chiude il festival ''Re Nudi'' con le perfomances di tre cantautori di talento

Si è concluso ieri il festival Re Nudi con un concerto al Teatro Invito che ha visto la partecipazione di Lucio LeoniGiulio Wilson e Bianco, tre cantautori di indiscutibile talento. La manifestazione ha celebrato i 50 anni del festival musicale Re Nudo organizzato a Lecco in località Montalbano. Come era avvenuto nel 1971, anche nella serata di sabato il tempo non è stato dei migliori e, di conseguenza, gli organizzatori hanno dovuto spostare l'evento conclusivo dall' aperto al chiuso.

Lucio Leoni


Ad aprire la serata è stato Lucio Leoni, artista romano che ha proposto alcuni suoi vecchi brani e altri dal suo ultimo album, "Dove sei parte 2". Giocoliere di parole, teatrante, musicista. Leoni mescola trip hop, spoken word, tradizione di autore e ironia. Definire il suo stile è qualcosa di estremamente difficile, se non impossibile. La cosa migliore è cercare di ascoltare i suoi album con le antenne dritte. Con una formazione a tre, la band ha retto ottimamente il palco e ha ipnotizzato un pubblico molto attento e disposto ad ascoltare. Resta il rammarico per non aver ascoltato alcuni brani come "Il sorpasso" o "Il fraintendimento di John Cage", ma l'improvviso cambio di location ha costretto gli artisti ad una differente scelta di brani per una questione di acustica.    Nella parte centrale della serata è salito sul palco il fiorentino Giulio Wilson, che unisce alla carriera di cantautore la professione di enologo e vignaiolo biologico indipendente.

Bianco

Giulio Wilson

Il musicista ha proposto le canzoni del suo ultimo disco, "Storie vere tra alberi e gatti", che ha visto la collaborazione di numerosi artisti. All'album hanno infatti partecipato gli Intillimani, i Musici di Francesco Guccini e Roy Paci. Wilson ha traghettato gli ascoltatori in territori decisamente favolistici, dal sapore più world in cui il quotidiano si fonde con le corde dell'anima. Il pubblico si è lasciato coinvolgere attivamente durante la sua performance, in particolare durante i brani "Vale la pena" e "Finale all'italiana". A chiudere la serata è stato Bianco che ha deciso di portare un set semplice ma efficace: solo sul palco con la sua chitarra il cantautore torinese ha suonato alcuni brani del suo album in promozione dal titolo "Canzoni che durano solo un momento".

Buone liriche, solida struttura delle canzoni, una voce decisamente particolare e ottimo groove. Sono questi i quattro elementi che rendono Bianco una delle proposte più interessanti degli ultimi anni, nella speranza di vederlo presto dal vivo anche con la sua band. Il festival ha voluto dare spazio anche a due musicisti lecchesi - Pier Frau e Tommaso Intrieri - che hanno suonato un brano a testa. In realtà, il concerto serale è stato solo l'ultimo di una serie di eventi che durante la giornata hanno animato diversi punti della città in un originale percorso musicale e artistico che da Montalbano è passato sino ai Quartieri del Terzo Paradiso di Lecco, in una mappa musicale articolata in diverse postazioni dedicate, di volta in volta, a un aspetto della canzone. L'anima, la parola, il ritmo, il viaggio e il suono: queste le cinque stazioni dislocate in diverse aree della città, arricchite dalle installazioni artistiche del collettivo lecchese Teste di Idra e dalla possibilità di collezionare cinque illustrazioni a tiratura limitata realizzate dal designer Marco Menaballi.  Soddisfatto il direttore artistico Stefano Fumagalli.  «Abbiamo voluto creare un evento che rompesse le regole del festival tradizionale disegnando quella che potremmo definire un'esperienza artistica distribuita. Con la canzone scomposta invitiamo il pubblico a partecipare attivamente, muovendosi per la città (e la montagna), scoprendo angoli e strade inesplorate dei nostri rioni e godendo di spettacoli unici, intimi, inusuali. Sappiamo di chiedere uno sforzo particolare per capire e seguire il corso dell'intera giornata, ma è proprio "rompere questa barriera di comodità" che ci permette di vivere qualcosa di unico. Durante l'intera manifestazione è stato espresso un livello artistico molto alto, le persone hanno partecipato anche se la città di Lecco è sempre un po' difficile da smuovere. È stata una giornata molto lunga, ma siamo molto soddisfatti». 
B.V.
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