Lecco: cento anni per l'ANMI, nel '900 sono stati 1.500 i Marinai
E’ stato il 1° marzo 1921 che marinai reduci dalla Grande Guerra costituivano a Lecco il gruppo dell’ANMI, dedicandolo alla memoria della medaglia d’argento al valor militare Vittorio Manzoni. Nei cento anni trascorsi sono quattro i presidenti: il primo è stato il fondatore Carlo Bregaglio. E’ poi subentrato Paolo Tarfani, quindi Giuseppe Crippa, che si è impegnato nella valorizzazione della festa di Santa Barbara anche con iniziative di visita a basi storiche della Marina Militare italiana. L’attuale presidente è Stefanio Milani, congedato come sottocapo e con la specializzazione di tecnico motorista, conseguita presso le scuole della Marina Militare all’Isola della Maddalena, in Sardegna.
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La cerimonia inaugurale del monumento ai Fratelli Caduti del mare
Nell’albo d’oro dei marinai lecchesi spicca Antonio Badoni, sottotenente di vascello, decorato di medaglia d’argento, scomparso in combattimento nel canale di Sicilia a 27 anni, nel giugno 1943, mentre era imbarcato sulla torpediniera Cigno. Era figlio del cavaliere del lavoro Riccardo Badoni, titolare dell’importante industria lecchese, storico presidente della Canottieri, per lunga parte di metà Novecento. Alla memoria di Antonio Badoni è dedicato l’istituto tecnico industriale statale in quartiere Caleotto.
Nel novero dei marinai lecchesi è da ricordare anche il giovane sottotenente di vascello Mario Rumi, fratello dell’astrofisico Giancarlo, operante per lunghi anni nelle basi di ricerca spaziale in Alaska: è scomparso nell’affondamento della corazzata Roma, al lago delle coste di Sardegna, colpita da incursione aerea nemica durante il tragico settembre 1943. È ricordato con una lapide voluta dal fratello Giancarlo, presso la cappella di famiglia nel cimitero Monumentale di via Parini.
A.B.