Calolzio: 10 classi dell'Istituto Rota 'in trasferta' tra Monastero e Oratorio, ecco i nuovi spazi

Inizio anno in trasferta per dieci classi - sulle 38 totali - dell'Istituto Rota di Calolzio interessato, come noto, da importanti interventi di miglioramento sismico finanziati dalla Provincia di Lecco. Il cantiere, avviato già nel giugno scorso, si chiuderà - salvo sorprese - entro la fine del mese di dicembre permettendo così da gennaio il ripristino della "normalità" con tutti gli alunni destinati, dunque, nell'arco di tre mesi a rientrare in sede. Nel frattempo la prima campanella dell'anno scolastico 2021/2022 è suonata all'oratorio della parrocchia del centro, negli spazi ex Enaip, per sette classi e al Monastero di Santa Maria del Lavello per le altre tre.


L'Istituto Lorenzo Rota



"Certo, la sede è la sede. Ma la soluzione trovata è la migliore che poteva essere messa in atto dinnanzi al paventato rischio di doversi spostare perfino fuori dai confini comunali" il commento del dirigente scolastico Maurizio Canfora che, nei giorni scorsi, ha personalmente visitato gli studenti "in trasferta" chiedendo la loro comprensione e collaborazione per vivere al meglio questa breve parentesi di distacco.


Alcune immagini del cantiere




Come spiegato dal preside, proprio a tal proposito, si è scelto di trasferire gli studenti più grandi, lasciando in via Lavello i più "giovani" e dunque chi ha appena avviato il proprio percorso al Rota, sapendo di poter confidare sul grado di maturità raggiunto nel tempo dai "veterani", "scolarizzati" anche per quanto attiene il rispetto delle regole.


L'accesso agli spazi dell'oratorio



Certo, qualche inghippo, è subito emerso. Ma come argomentato dal professor Canfora, sono già stati introdotti correttivi per tentare di ovviare i disagi di cui si è avuto contezza solo a macchina avviata. Già affrontato dunque, contattando l'agenzia preposta e le società di trasporto, il problema dei bus per il ritorno, inizialmente con orari calibrati ovviamente su un'unica uscita.




"Se per l'andata era prevista una fermata in stazione, comoda per gli alunni in distacco in oratorio, per il ritorno non c'era un qualcosa di corrispondente" ha detto il preside, ritenendo la questione già superata grazie all'interlocuzione con chi organizza le linee. In mano ai tecnici, invece, il potenziamento della copertura internet non ottimale nei primi giorni di lezione mentre per il Monastero del Lavello, proprio in considerazione delle peculiarità di un ambiente tanto "delicato", si dovranno trovare degli espedienti per tutelare il sito e al tempo stesso implementarne il livello di sicurezza in ottica di prevenzione rispetto all'incolumità dei ragazzi, per esempio con barriere che impediscano l'accesso ai balconi, belli ovviamente ma poco da contesto scolastico.




Per quanto riguarda i laboratori, la scelta è stata duplice: le "lezioni" di informatica, infatti, sono state organizzate direttamente nelle nuove sedi attraverso postazioni mobili, con tablet e tutto il necessario, mentre per le attività puramente scientifiche è previsto il temporaneo ritorno nelle apposite aule al pianoterra dell'Istituto Rota, organizzando gli spostamenti in modo da sfruttare gli intervalli tra un'ora e l'altra. Per la ginnastica, infine, gli alunni ospiti in oratorio potranno utilizzare la confinante palestra parrocchiale, ampia e moderna, mentre quelli "di stanza" al Monastero continueranno a recarsi nel vicino Palazzetto del Lavello, come hanno sempre fatto.


La vista da una delle finestre lungo il corridoio tra le aule


La palestra dell'oratorio



Il Monastero del Lavello. Le tre aule scolastiche sono state allestite al secondo piano

Il vero sforzo è chiesto però ai professori. "Non ne faccio una colpa all'Ufficio scolastico territoriale, ma il personale è numericamente scarso" l'ammissione del numero uno del Rota costretto a fare i conti con tali ristrettezze in termini di corpo docenti, acuite dallo spacchettamento dell'Istituto su tre luoghi. "Se un insegnante deve passare dalla sede all'oratorio deve avere un'ora libera tra una lezione e l'altra. Ciò ci mette in difficoltà soprattutto per supplenze e coperture". Ma la quadra anche a livello di orario parrebbe essere stata trovata, in attesa della riunificazione di tutte le classi sotto lo stesso tetto.
"Voglio comunque rassicurare le famiglie: i ragazzi non sono finiti in scantinati o simili. A livello di strumentazione didattica alle nuove aule non manca nulla. Sono state anche ovviamente rispettate le disposizioni covid: anche negli ambienti più piccoli, destinati alle classi meno numerose, il metro di distanza tra la testa di uno studente e l'altra è sempre garantita, con banchi posti a un 1.15 metri l'uno dall'altro".
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