Operazione Cardine-Metal Money: condanne pesanti per gli imputati. 20 anni a Vallelonga. Risarcimento per WikiMafia

Una pena pesantissima ben più alta di quella richiesta dal pubblico ministero Paola Biondolillo per uno dei principali imputati dell'operazione Cardine Metal Money. Questa mattina, infatti, il giudice per l'udienza preliminare Manuela Cannavale ha emesso la sentenza dandone lettura nell'aula bunker di san Vittore, snocciolando le pene per gli imputati coinvolti a vario titolo nell'associazione a delinquere di stampo mafioso che operava nel territorio lecchese, con quartier generale nel negozio Arredo Mania di La Valletta brianza.
A capo del sodalizio criminoso c'era il 72enne Cosimo Vallelonga per il quale la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 17 anni e 2 mesi. Il magistrato giudicante ha rincarato la dose infliggendogli una pena pesantissima a 20 anni di reclusione, già scontata per il rito abbreviato, per reati vari tra cui mafia, usura, estorsione. Ai vent'anni che dovrà scontare in cella se ne devono aggiungere 5 in libertà vigilata oltre all'interdizione dai pubblici uffici. Considerata l'età anagrafica ritroverà pienamente la libertà alla soglia del secolo.
Con il boss sono stati condannati i suoi due sodali calolziesi, Paolo Valsecchi e Vincenzo Marchio. Per il primo la richiesta era stata di 10 anni e 8 mesi e si è definita in 8 anni, sei mesi e 20 giorni, grazie all'applicazione delle attenuanti generiche, con la confisca dell'appartamento sito in Calolziocorte. Per il secondo invece c'è stato un aggravio rispetto alle richieste con una condanna a 12 anni e 3 di libertà vigilata con interdizione perpetua dai pubblici uffici mentre è stata rigettata la sua richiesta di costituzione di parte civile rispetto a Vallelonga.
Condanne più "lievi" date le loro posizioni, per Jennifer Buonavoglia (un anno, 10 mesi e 20 giorni), Vincenzo Geroldi (un anno e 4 mesi), Michela Leone (3 anni), Luciano Mannarino (2 anni e 6 mesi), Benedetto Parisi (un anno e 4 mesi), Danilo Monti (3 anni, 9 mesi e 10 giorni), Fabrizio Motta (2 anni, 9 mesi e 20 giorni e 3.300 euro di multa).
Il giudice ha accolto le richieste di patteggiamento per Alessandro Malacorda (2 anni), Vincenzo Pace (2 anni), Claudio Gentile (2 anni), Santo Parisi, padre di Benedetto (10 mesi e 20 giorni con sospensione della pena); Roberto Novelli (un anno e 4 mesi); Marco Ricci (un anno e 4 mesi).
Per l'unica parte civile che si era costituita al processo, WikiMafia, il giudice ha disposto un risarcimento pari a 5mila euro da corrispodersi da parte dei quattro principali imputati Vallelonga, Marchio, Valsecchi e Mannarino.
"Siamo molto contenti dell'esito del processo" si legge sul sito di WikiMafia "benché si tratti del primo grado di giudizio. Rimane l'amarezza per essere stati l'unica parte civile, a dimostrazione del fatto che quello che facciamo quotidianamente non è sufficiente e ci prendiamo l'impegno per fare di più e meglio in collaborazione con le associazioni antimafia della provincia di Lecco, a partire dagli amici di Libera, dove operavano Vallelonga e i suoi sodali".

Il giudice ha disposto infine la confisca dei beni sotto sequestro dando 90 giorni di tempo per le motivazioni.
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