Mandello, amarcord: quando la Moto Guzzi aveva anche un'orchestra

Nel corso delle celebrazioni per il centenario della Moto Guzzi, la “casa” di Mandello del Lario deve essere ricordata, nelle attività collaterali del gruppo sportivo, che vanno dal remo al pugilato e oltre, anche per l’orchestra costituitasi negli anni bellici 1940. Il complesso musicale ebbe un momento di particolare popolarità quando partecipò allo spettacolo “Lascia o Triplica”, che si teneva il sabato sera presso il Teatro del Sagrato Cinema Aquilone dell’oratorio San Luigi di Lecco, all’ombra del campanile della basilica di San Nicolò. Era il tempo del primo periodo eccezionalmente fortunato del quiz RAI, portato da oltre oceano dall’italo-americano Mike Bongiorno.


Titolo di un quotidiano su Cral Orchestra Moto Guzzi di Mandello Lario

L'edizione di “Lascia o Triplica” si muoveva sulla falsariga di “Lascia o Raddoppia”, che il giovedì sera trascinava l’Italia davanti ai televisori. La stampa nazionale e locale sottolineava che il quiz bloccava non solo attività e iniziative del tempo libero, ma provocava persino problemi di assenze anche nei posti di lavoro. “Lascia o Triplica” vedeva la partecipazione dell’orchestra Cral Moto Guzzi di Mandello diretta dal maestro Sergio Todeschini.
Quest’ultimo, lecchese nativo di Acquate, classe 1923, deceduto nel 2009, ricordava bene quel periodo di eccezionale popolarità del suo complesso, e in un’intervista del 1989 sottolineava: “L’orchestra Guzzi era sorta durante la guerra all’interno della fabbrica di Mandello. Si erano unite alcune persone con una grande, comune passione: era il 1944, un tempo difficile e tragico. Avevo vent’anni e a 16 ero entrato alla Guzzi dove sono rimasto sino al 1960”.


Il maestro Sergio Todeschini

Sempre Todeschini ricordava: “Quando partecipammo a “Lascia o Triplica” il complesso si era già allargato a componenti esterni alla Moto Guzzi. Sottolineo che il sabato sera, già un quarto d’ora prima dello spettacolo, la gente gremiva il Teatro dell’oratorio di Lecco. Non tutti riuscivano a prendere posto in sala e in parecchi restavano nell’atrio e presso la scaletta esterna laterale. Ricordo la presentazione del popolare Gustavo Gnecchi, così come la valletta Gisella Stefanoni, 15 anni, di Mandello del Lario, bella, brava e disinvolta, sorella minore del timoniere Ivo dell’otto della Moto Guzzi, più volte vittorioso in regate internazionali e medaglia d’oro all’Olimpiade di Melbourne, in Australia. Gisella studiava a Lecco, presso le suore di via Belvedere, ed era già stata valletta in spettacoli nel suo paese.


L'orchestra Cral Moto Guzzi di Mandello Lario

Todeschini ricordava inoltre che a “Lascia o Triplica” il Cral Moto Guzzi si alternava ad un’altra orchestra lecchese, l’Azalea di Peppino Mazzoleni, che vedeva tra i componenti Fernando Togni. Il maestro Sergio può essere ricordato oggi dai figli Marco e Mara, quest’ultima pianista e titolare della nuova scuola musicale di Todeschini a Lecco.


Il presentatore Gustavo Gnecchi con un concorrente

“Lascia o Triplica” era stato organizzato dal comitato Amici dei Ragazzi, formatosi presso l’oratorio San Luigi di Lecco. Il gruppo vedeva l’assistente don Giuseppe Tagliabue, Gianfranco Sacchi, Giacomo Galli, Ambrogio Bonfanti, Gianmaria Massazza, Ferruccio Favaron e altri. Il ruolo di notaio era affidato al dott. Teodoro Berera, che sarà poi assessore comunale nel capoluogo, e c’era come legale il giovane avvocato del quartiere Maggianico Luigi Andreotti, che pure ricoprirà l’incarico di componente della Giunta del palazzo civico con il sindaco Rusconi. Si alternavano sul palcoscenico, negli intervalli delle domande tra un concorrente e l’altro, i rappresentanti del mondo amatoriale teatrale lecchese, come i comici Martino Badoni e Renzo Scalcinati, i cantanti Martino, Filippo, Bozzola, Vento, la piccola Carmen Pisacane, il fisarmonicista Sella, giovani attrici come Antonietta Colombo, Ornella Riva, Antonietta Rivolta e Giulia Frattini.


Cantante e valletta

La scenografia di “Lascia o Triplica” copiava veramente quella di “Lascia o Raddoppia”, con tanto di cabina per il concorrente alle domande più difficili. Tutto l’allestimento relativo al gioco-quiz era dovuta ai giovanissimi attrezzisti del Sagrato guidati da Adolfo Castagna, con i fratelli Spreafico, Giampaolo Balbiani, Costantino Magni, Giancarlo Palma, ed altri.
Il primo vincitore dei gettoni d’oro è stato Ezio Micheli, di Crebbio di Abbadia Lariana, studente all’Istituto Tecnico Parini di Lecco, che si era presentato per la letteratura italiana. I gettoni del primo premio corrispondevano per il valore al cambio ufficiale a 72.000 lire. Ospite d’onore della serata del 5 maggio 1956 è stato il popolare maestro Luigi Scanagatta di Varenna, l’esperto malacologo che aveva raccolto straordinario successo alla RAI TV in “Lascia o Raddoppia”, e venne festeggiato con scroscianti applausi dal pubblico lecchese di quella serata di “Lascia o Triplica”. E’ deceduto nella sua Varenna nel 1977 ed è ricordato da una benemerita associazione culturale con sede nella "perla del Lario" che da oltre vent’anni è impegnata per la cultura, la memoria e le tradizioni del territorio.
A.B.
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