PAROLE CHE PARLANO/39

Conveniente

No, non è tempo di saldi, durante il quale in molti troviamo finalmente conveniente, cioè vantaggioso, quel capo di vestiario a cui tenevamo. Questo termine possiede però così tante sfumature di significato che conviene affrontarlo. Deriva da convenire, cioè mettersi d'accordo, riunirsi (dal lat. cum, insieme, e venio, venire) e, per estensione, vuol dire anche opportuno, che si addice alle circostanze, appropriato.
In effetti l'abito, elegante o sportivo, che abbiamo comprato a buon prezzo, risulterà conveniente per un'importante cena di lavoro oppure per una camminata in montagna.
Capita anche che gli assegniamo significati meno nobili, figli di giudizi moralistici o affaristici: "ti conviene obbedire!", "è più conveniente per te abbandonare quest'impresa", "non conviene a nessuno continuare questa discussione". Conveniente, in effetti, potrebbe anche essere un modo di agire, frutto di una scelta adatta a un determinato frangente, come contattare l'economico uomo tuttofare per tagliare la siepe del giardino, per imbiancare la casa, per tagliare la legna per il camino. Tuttavia da questo termine ne derivano altri che ci riportano alla sua vera etimologia: riunirsi, ritrovarsi tutti insieme. Sto parlando dei convegni, riunioni di studiosi di ogni campo, dove si discute e ci si aggiorna; ma anche dei conventi (termine usato erroneamente come sinonimo di monastero), luoghi dove vivono in comunione i religiosi o le religiose, frati o suore, di diversi ordini.





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Rubrica a cura di Dino Ticli
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