Bione: sfumati i 600mila euro per gli spogliatoi del campo 1

Il consigliere Filippo Boscagli
Una nuova ennesima grana per il centro sportivo del Bione. Sono state pubblicate ieri le graduatorie del bando governativo “Sport e Periferie” e il Comune di Lecco non ha ottenuto il finanziamento richiesto: una somma di 600mila euro che sarebbe servita per ristrutturare gli spogliatoi del campo 1. La candidatura del progetto al bando promosso dal ministero per le Politiche giovanili e lo Sport era stata una delle ultime iniziative legate al Bione dalla giunta Brivio. Roberto Nigriello, proprio negli ultimi suoi giorni da assessore allo Sport ricordava che il progetto per gli spogliatoi era stato approvato e si aspettavano solo le risorse dal governo. Soldi sui quali anche il successore Emanuele Torri faceva conto.

Alla luce però dell’esito del bando, la situazione rischia di complicarsi. Come ricorda dalle fila dell’opposizione Filippo Boscagli, gli spogliatoi versano in una condizione estremamente critica e senza un intervento serio di manutenzione rischiano di essere inutilizzabili, a maggior ragione con l’arrivo delle piogge autunnali e dell’abbassamento delle temperature che sarà inevitabile nei prossimi mesi. “Il Comune aveva investito in quel bando, si pensava che questa parte del centro sportivo potesse essere rinnovata grazie a quei soldi, soldi però che sono sempre stati virtuali e che adesso sappiamo non esserci affatto. L’idea che non si metta mano agli spogliatoi del campo 1 per mesi è un danno, anzi un doppio anni, perché sono gli spogliatoi collegati al campo appena rifatto, che attualmente è il migliore che abbiamo. L’errore di base è stato quello di pensare che un intervento del genere potesse essere finanziato da un canale così incerto, adesso è difficile che una somma del genere salti fuori dalle pieghe del bilancio, a meno di rinviare altri investimenti, come quello per la club house, e usare quei soldi per gli spogliatoi”.

Il bando in sé prevedeva dei limiti che penalizzavano Lecco, a partire dalla ripartizione delle risorse tutta spostata sul Sud, infatti l’istanza di Palazzo Bovara è risultata “Non Finanziabile per il riparto 80% Mezzogiorno-20% Centro Nord”. Ma proprio per questo, secondo Boscagli, è stato ancor più grave vincolare un investimento così importante ad un’entrata così aleatoria: “600mila euro sono tanti, speriamo abbiano il piano B” ha concluso.
M.V.
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