Bellano: vendemmia vista Lago al vigneto di Masma, nel 2021 più cinghiali e meno vino

Uno dei rituali più affascinanti dell’agricoltura è senz’altro la vendemmia quando l'uva viene raccolta per essere poi trasformata in prezioso mosto. Ieri nel vigneto di Masma, località del territorio di Bellano, è arrivato l'atteso momento.
I giovani Francesca e Angelo Orio, aiutati dal papà Pietro, hanno finalmente avuto tra le mani i grappoli visti maturare nei mesi.

Il loro vigneto è posizionato in un luogo di incanto, con la vista sul lago di Como, sulla costa soliva dove i filari sono sfiorati dalla breva che soffia. Da nove anni sono state messe a dimora circa 400 piante di Cabernet e Merlot. Per il 2021 si immagina di imbottigliare 400 litri di vino, nel 2020 erano stati 900. Una contrazione riconducibile alle piogge di luglio e alla siccità di agosto, quindi ad una minore produzione legata alle condizioni meteo. Anche a Masma, poi, c'è "qualcuno" che ormai da tempo compie incursioni indesiderate tra i filari.

I danni causati dai cinghiali. Sotto gli animali ripresi dal circuito di videosorveglianza

“Purtroppo i cinghiali fanno spesso visita alla nostra vigna – spiegano i proprietari – ultimamente il terreno viene rovistato da questi animali ed è un vero problema. Abbiamo posizionato delle fototrappola che hanno immortalato le scorribande notturne ai piedi delle nostre viti”. Immagini che potranno essere utili in sede di richiesta di rimborsi ma che certo non allontanano questi sgraditi ospiti, ormai presenti oltre misura come testimoniato a più riprese anche da altri soggetti che vivono del lavoro della terra.
Tornando alla vendemmia, raccolta domenica l’uva è stata poi pigiata nella cantina e il mosto rimarrà a fermentare per dieci giorni. In seguito alla torchiatura il vino maturerà nelle botti in legno fino alla primavera quando verrà imbottigliato. E finalmente si leveranno in alto i primi calici.
M.A.
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