Lecco: riapre la chiesetta dell'Assunta a Villa Manzoni

Un quotidiano locale il 15 agosto di qualche anno fa scriveva: “Una chiesetta fra le tante dedicate alla Madonna Assunta rimarrà sola e deserta nell’atmosfera generale di festa: è quella di Villa Manzoni, al Caleotto”. Nella serata di sabato 11 settembre, alle 20.30, il “museo nascosto” farà aprire i battenti della chiesetta di quella che è stata anche definita “l’oratorio domestico della famiglia Manzoni”. L’iniziativa è stata promossa dal Sistema Museale Urbano Lecchese e precede un appuntamento delle ore 22.00, sempre presso la villa, che si presenta come un itinerario nella musica al tempo di Dante.


La chiesetta dell'Assunta nella pubblicazione di Claudio Cesare Secchi

La chiesetta al Caleotto venne voluta da mons. Paolo Manzoni, zio del famoso Alessandro. E’ menzionata per la prima volta negli atti della visita pastorale alla Pieve di Lecco, nel giugno 1794, dell’arcivescovo di Milano Filippo Visconti. Sull’unico altare c’è Maria Assunta, proiettata verso il cielo sollevata da un gruppo di angioletti vivaci e simpatici; uno di loro attira solitamente i visitatori manzoniani perchè si solleva in volo come un moderno cosmonauta nello spazio immenso senza gravità. La chiesetta è evidenziata nell’interessante pubblicazione “La Villa del Caleotto in Lecco e Alessandro Manzoni” di Claudio Cesare Secchi, storico presidente del Centro Nazionale di studi manzoniani in Milano e protagonista di congressi lecchesi sull’autore de “I Promessi Sposi”, avviati nel 1955 con il sindaco Luigi Colombo. Il volumetto è stato pubblicato nel 1975, per iniziativa dell’Azienda Turismo presieduta da Nino Lupica. La stampa si deve a Maggioni di Lecco con clichè di Arte Stefanoni. Claudio Cesare Secchi, nelle pagine della pubblicazione su Villa Manzoni, scrive, riferendosi al genitore dello scrittore, il papà Pietro: “Anche questa cappella dedicata alla Madonna Assunta gli era cara: quando, ma ben di rado, il fratello mons. Paolo veniva al Caleotto per qualche giorno di villeggiatura, vi celebrava la messa, ma tutte le sere, al suono dell’Ave Maria, egli vi chiamava congiunti e servitù a recitare il Santo Rosario”.


Padre Giuseppe Bosisio celebra la messa del raduno ragionieri del "Parini" 1925/1975

Pietro Antonio Manzoni è sepolto nella chiesetta dell’Assunta e Secchi precisa: “Sepolto ai piedi dell’altare o, più probabilmente, in fianco ad esso, nel piano del presbiterio, ed io penso che ancora si trovino in tale posizione le sue ossa”. La lapide della sepoltura riporta: “Qui giace – Manzoni Nobile Pietro – il 17 Marzo 1807, Milano”. La chiesetta dell’Assunta non registra ormai da quasi cinquant’anni celebrazioni eucaristiche e religiose. Le ultime risalgono, se note storiche non tradiscono, al 1975/’76. Venne celebrata nella prima domenica d’ottobre la messa conclusiva del congresso di studi manzoniani 1976.
Nel corso del 1975 vi era stata l’iniziativa dei ragionieri diplomati all’Istituto “Parini” mezzo secolo prima. Avevano voluto incontrarsi nella cappella dell’Assunta, al Caleotto, con la messa celebrata da un loro coetaneo che, dopo il diploma, era entrato nella congregazione dei religiosi Barnabiti. Padre Giuseppe Bosisio era allora docente presso il prestigioso Collegio di Moncalieri. E’ ora sepolto nella tomba di famiglia presso il cimitero monumentale di Via Parini, a Lecco. I neo-diplomati del ‘25 vollero ricordare una lontana giovinezza con un incontro presso la storica villa di un grande scrittore che avevano conosciuto sui banchi di scuola del “Parini”, allora ancora nella vecchia sede di Via Ghislanzoni.
A.B.
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