Il bilancio dell'estate in città: critiche per 'Lecco ama la montagna'

L’estate sta finendo ed è tempo di bilanci per l’Amministrazione comunale lecchese che per la prima volta si è misurata con la promessa elettorale di animare la città durante i mesi di giugno, luglio e agosto. Una partenza necessariamente in salita, dal momento che fino a metà anno ha regnato la massima incertezza rispetto alla possibilità di organizzare manifestazioni ed eventi con pubblico.


Un gruppo di partecipanti a "Lecco ama la montagna"

È stato l’assessore al Turismo Giovanni Cattaneo ad illustrare durante la commissione di giovedì sera qualche dato. A luglio lecchesi e turisti hanno potuto godere di tre iniziative: il Cinema in piazza, che con le sue nove proiezioni ha registrato mille presenze; il Drive-in proposto su quattro serate al piazzale della funivia al quale si sono contate 180 auto, e la Notte Bianca. Il mese di luglio è stato invece animato dal Jazz Festival, dalla Piccola Playground, dall’evento la Piazza dell’Innominato e dallo Street food, che si è svolto solo in parte per il maltempo e verrà recuperato più avanti.


L'assessore Giovanni Cattaneo e, sotto, un gruppo di sportivi alla Piccola Playground



Capitolo a sé per Lecco Ama la Montagna, una prima sperimentazione costata circa 60mila euro al netto dei ricavi (di cui 50mila messi da Palazzo Bovara), che ha visto la partecipazione di 500 persone e il coinvolgimento di 30 associazioni che hanno animato il weekend del 10 e 11 luglio con le proprie iniziative. Ad agosto invece è stato riproposto il Festival Con la testa all’insù con 5 spettacoli e 2mila spettatori. Soddisfatto l’assessore Cattaneo per essere riuscito negli obiettivi che l’Amministrazione si era fissata: animare le piattaforme cittadine, promuovere la socialità, in particolare dei giovani, dare sostegno ai lavoratori del mondo dello spettacolo.


La Notte Bianca

Di altro avviso la minoranza, molto critica in particolare nei confronti di Lecco Ama la Montagna. “È stata una vergogna, spendere 50mila euro per 500 persone vuol dire aver messo 100 euro a testa - ha chiosato Giacomo Zamperini (FdI) -. Visto che la stragrande maggioranza di questi soldi sono stati stanziati per la pubblicità, vorrei sapere chi è questa agenzia che ha fatto marketing e come sono state affidate queste risorse”. Anche Simone Brigatti di Forza Italia ha criticato la dispersività e la poca chiarezza rispetto alle attività proposte. “Ma il vulnus più grosso riguarda la gestione, è stato sbagliatissimo affidarla all’Impresa sociale Girasole perché bisogna essere preparati e qualificati per occuparsi di un evento del genere”.


Una serata del Festival "Con la testa all'insù"

Anche la maggioranza, con Paolo Galli di Ambientalmente, ha mosso qualche osservazione: “A differenza delle Dolomiti il nostro è un piccolo territorio che difficilmente può essere una vera capitale dell’alpinismo e della montagna: offre però molte alternative ed è questa diversità che va valorizzata. Inoltre bisogna essere in grado di dare continuità ad alcuni dei servizi e delle attività proposte durante gli eventi altrimenti rischiamo di deludere le persone”.
"Il nostro ruolo - la replica di Cattaneo - deve essere quello di dare un indirizzo politico, non quello di vedere se la prolunga usata per le proiezioni dei film costa poco o tanto. Gli eventi sono oggetti complessi che richiedono delle spese: dentro Lecco Ama la Montagna c’è una scommessa, perché la città si merita un'iniziativa del genere”.
M.V.
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