Lecco: il piazzale della Piccola intitolato a Cassin? L'idea convince (quasi) tutti

Il nuovo piazzale dell’ex scalo della Piccola velocità a Lecco potrebbe essere intitolato a Riccardo Cassin. È quanto emerso da un confronto all’interno della commissione di giovedì sera, nato proprio dall’esigenza di individuare i giusti luoghi all’interno della città per ricordare e onorare la figura di questo grandissimo alpinista, esploratore e partigiano, scomparso ormai nel 2009 all’età di cento anni.
“Il tema della memoria deve secondo me partire da due elementi - ha iniziato l’assessore Giovanni Cattaneo -, uno è quello celebrativo che richiede di creare uno o più luoghi significativi, ma il ricordo si sviluppa anche in termini di educazione, e quindi dobbiamo interrogarci su come trasmettere i valori e l’esempio di questo nostro concittadino alle generazioni future”.


Un'immagine dei lavori in corso alla Piccola e, nel riquadro, Riccardo Cassin

La proposta per anni andata per la maggiore è stata quella di intitolare a Cassin l’ostello, ma la nuova amministrazione ha fin da subito avanzato dei dubbi su questa possibilità: “Si tratta di una struttura con una valenza commerciale, che dovrà lanciarsi sul mercato, ed è una cosa su cui bisogna ragionare”. Anche perché pare che, dal confronto con la famiglia Cassin e con altri soggetti del territorio, siano emerse nuove idee: il piazzale della funivia, che al momento non ha un nome, è un luogo che ha un forte legame con la montagna ed è molto vissuto; l’osservatorio alpino lecchese, che avrebbe anche una valenza educativa e divulgativa; infine la Piccola, un luogo su cui l’amministrazione sta investendo e che potrebbe essere in futuro di grande aggregazione e forte impatto.
Ed è propria quest’ultima la soluzione che sembra mettere d’accordo le varie anime politiche della città. Filippo Boscagli, che si è detto subito felice che si iniziasse a ragionare su questo tema, ha concordato che l’intitolazione a Cassin dell’ostello rischia di essere riduttiva e che sarebbe meglio associare il suo nome a luoghi che in potenza possono diventare attrattivi. “L’importante è che venga deciso in maniera unitaria”.
Anche il forzista Simone Brigatti ha concordato che la Piccola sia un luogo simbolico, che merita valorizzazione, e che legarlo a Cassin potrebbe essere un giusto binomio. “L’importante è dare tempi chiari e mettere per iscritto le decisioni prese, vista l’importanza della memoria per rendere eterna questa figura anche per chi non l’ha conosciuto”.
D’accordo sull’ex scalo Peppino Ciresa, che ha detto che “è la soluzione migliore per ricordare Cassin”, e Giacomo Zamperini: “Bisogna essere capaci di celebrare l’alpinismo e la sua storia. Lecco ama la montagna ma troppo spesso se ne dimentica, la montagna va valorizzata anche a fini turistici e promozionali”. Un invito a procedere speditamente anche da parte di Saulo Sangalli (Fattore Lecco) e Andrea Corti della Lega: “La Piccola è una buonissima soluzione ma la memoria non si fa solo con le targhette”.
Unico contrario il portavoce di Appello per Lecco Corrado Valsecchi: “La vita non è fatta solo di futuro ma anche di passato, di relazioni e di impegni. I soggetti finanziatori dell’ostello avevano condiviso la scelta di intitolarlo a Cassin e se lo aspettano, anche perché è in simbiosi con un progetto del genere. Poi se l’amministrazione ritiene che non lo meriti, gli intitoli pure la piazza della funivia”.
M.V.
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