Calolzio: a scuola si studierà anche la toponomastica, progetto per far conoscere gli intestatari delle vie cittadine

Ma questi Fratelli Calvi chi erano? E perché Calolzio dedica un viale a Don Achille Bolis? La toponomastica cittadina è indubbiamente ispiratrice di tanti interrogativi. Di cartello in cartello, al di là dei personaggio locali, si può ripercorrere la storia d'Italia e perché no, fare un ripassino anche di geografia. Con l'obiettivo dichiarato di "far avvicinare, studiare ed apprezzare il proprio territorio agli studenti delle scuole di Calolziocorte" il consigliere comunale Pamela Maggi ha proposto di inserire nel piano per il diritto allo studio per l'anno 2021/2022 un curioso progetto di analisi della toponomastica locale. Un qualcosa però che non si ridurrà alla mera "ricerca" da parte degli alunni ma avrà anche una "restituzione pubblica" in favore della collettività. I ragazzi delle scuola secondaria di primo grado, infatti, saranno chiamati a "investigare" le intestazioni delle vie e delle piazze cittadine (magari senza escludere anche i monumenti) per poi redigere una scheda per ognuna, collaborando, se necessario, con associazioni oppure studiosi locali in grado di fornire loro specifici dettagli e curiosità con cui impreziosire il loro lavoro.

"Tali schede potrebbero poi essere digitalizzate, impaginate ed organizzate dalle classi della scuola secondaria di secondo grado e raccolte in uno schedario virtuale collegato al sito ufficiale del comune di Calolziocorte per garantirne la consultazione" spiega la consigliera forzista.

Ma non solo. Le indicazioni stradali potrebbe poi diventare un diretto rimando alle pagine create dai ragazzi: basterà infatti appiccicare sui cartelli degli appositi QRcode che, inquadrati con lo smartphone, restituiranno in tempo reale tutte le informazioni contenute nelle schede. Si creerà così uno stradario non convenzionale e ricco, capace magari di stuzzicare la curiosità non solo dei più giovani.