Lecco: si torna sui banchi con il servizio di 'post scuola' in 5 plessi e 2.425 richieste per i bus gratis

Anche nella città di Lecco è ormai tutto pronto per l'inizio del nuovo anno scolastico, fissato per lunedì 13 settembre come nel resto della Provincia e della Lombardia. E questa volta la novità più importante consiste proprio... nel ritorno sui banchi, con le lezioni finalmente in presenza per tutti i bambini e i ragazzi dopo i lunghi mesi di didattica a distanza che per loro hanno coinciso anche con una netta riduzione delle occasioni di socialità, confronto e dunque di crescita. Come già annunciato, grazie all'importante lavoro di coordinamento con la Prefettura di Lecco e tutte le realtà coinvolte, la campanella suonerà per tutti alle 8.00, senza le divisioni di fasce orarie resesi necessarie in tempi di pandemia per limitare al minimo gli assembramenti e dunque i rischi per la salute.



"La copertura vaccinale ci ha consentito di osare di più" ha commentato l'assessore alla Mobilità Renata Zuffi in conferenza stampa dopo i saluti iniziali del collega delegato all'Istruzione Emanuele Torri, che ha sottolineato come la scuola sia un "tema fondamentale per la nostra Amministrazione, che negli ultimi mesi, ancor più del solito, ha richiesto un grande lavoro di squadra attraverso vari ambiti".



Al di là del ritorno in presenza, sono due le novità significative che accompagneranno l'imminente ripresa delle attività didattiche: il progetto "Ti porto io!" varato in sinergia con Linee Lecco, che offre la possibilità a tutti gli under 19 di viaggiare gratis sugli autobus del trasporto pubblico locale, e il servizio di post scuola alla Primaria, al momento attivato in via sperimentale in cinque plessi cittadini, come ha spiegato l'assessore Alessandra Durante: "Si tratta della risposta visibile al bisogno di conciliazione delle famiglie, che allo stesso tempo aiuterà a riaffermare l'aspetto relazionale tanto sacrificato nei mesi scorsi. Per progettare al meglio l'iniziativa siamo partiti a giugno distribuendo un sondaggio a tutti i genitori, da cui abbiamo ottenuto circa 500 risposte, per poi aprire le pre-iscrizioni a luglio. Il servizio prenderà il via lunedì 4 ottobre alla Santo Stefano e alla De Amicis (Istituto Comprensivo Lecco 1), nonchè alla Fabio Filzi di Bonacina (Lecco 2), alla Battisti di Acquate e alla Oberdan di Belledo (Lecco 3), dove i bambini potranno fermarsi a scuola fino alle 18.00 per un massimo di tre giorni alla settimana, in base alle esigenze di ciascuna famiglia, versando un contributo economico per i residenti di 30 euro al mese (con eventuali riduzioni nel caso di più figli iscritti). Saranno costituiti gruppi ristretti, di un massimo di 20 alunni, affidati a un educatore di riferimento della Cooperativa Sineresi e a uno dei cosiddetti "Giovani Competenti", i ragazzi "arruolati" allo scopo tramite il progetto Living Land che offriranno un supporto agli insegnanti anche durante il tempo mensa, sempre particolarmente "critico" da gestire, con le norme in vigore".



Oltre a svolgere i compiti, nel corso delle due ore extra i piccoli studenti saranno anche coinvolti in una serie di proposte dalla valenza formativa per "scoprire talenti, competenze e capacità che magari nelle "normali" attività possono restare un po' in ombra", grazie all'ulteriore collaborazione di una quindicina di associazioni sportive, musicali e culturali del territorio. "Naturalmente l'obiettivo è quello di estendere questa opportunità a tutti i plessi, per rispondere alle esigenze di tutti" ha ribadito l'assessore Emanuele Torri, specificando come - a causa delle norme anti Covid che prevedono la creazione di "bolle" - ad oggi non sia possibile accogliere i bambini in una scuola diversa da quella frequentata per le lezioni curricolari.


In attesa di capire gli sviluppi futuri della proposta, di giorno in giorno si conferma sempre più un successo il progetto "Ti porto io!", con 2.425 richieste e 1.350 tessere già attivate. "È evidente che i cittadini hanno accettato questa nuova sfida di mobilità, che consentirà sicuramente di migliorare il traffico urbano specie nelle ore di punta" ha commentato Renata Zuffi. "Ora sarà da capire quanti giovani utilizzeranno i mezzi pubblici anche per il loro tempo libero, oltre che per andare a scuola. In ogni caso siamo di fronte a un cambiamento importante che, in quanto tale, richiede un accompagnamento anche didattico-educativo, pertanto abbiamo deciso di rilanciare il progetto del Piedibus allargandolo alle Medie con contenuti calibrati all'età dei ragazzi e pensando un'iniziativa simile anche per le Superiori". "I dati che raccoglieremo da tutte queste proposte - ha concluso - ci aiuteranno a capire quali aspetti, sul fronte della mobilità, richiedono di essere maggiormente potenziati".
B.P.
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