Lecco, Beppe Mambretti: 'la mia esperienza politica in Forza Italia è terminata'

Beppe Mambretti
Beppe Mambretti lascia il movimento di Silvio Berlusconi. "A distanza di quasi un anno dalle consultazioni amministrative di Palazzo Bovara, dove insieme ad altri ho contribuito a far diventare Lecco Merita di Più - Forza Italia la prima lista della coalizione di centrodestra, riscontrato che il lavoro dei consiglieri Brigatti, Caravia e Minuzzo è talmente di livello e attento alla nostra città da non aver bisogno di ulteriore supporto, considerando allo stesso tempo i miei numerosi impegni nel sociale e non ultimo un dissenso sulla politica e sui metodi di gestione politica di Forza Italia a livello regionale e nazionale (per rigore di cronaca ricordo che lo straordinario risultato amministrativa non ha avuto riconoscimento alcuno dai livelli superiori), ho deciso di rassegnare le dimissioni da coordinatore della lista Lecco Merita di Più - Forza Italia nonché da tutti gli incarichi di partito astenendomi da rinnovare la tessera dal movimento azzurro".
Questa la motivazione fornita direttamente da diretto interessato. La sua non parrebbe però una definitiva uscita di scena (e magari qualcosa già bolle in pentola). "La politica è una dipendenza che ancora non mi sono tolto" puntializza Mambretti aggiungendo però al momento "non è mia intenzione per ora aderire a nessuna forza politica, darò la mia piccola mano ad amici con cui condivido valori e sensibilità che hanno trovato considerazione e apprezzamento in liste a livello locale e nel capoluogo di regione. Voglio dire grazie a chi fino ad ora ha voluto darmi fiducia in particolare il Consigliere regionale Mauro Piazza: una fiducia che spero di aver onorato con impegno, lavoro e mettendoci costantemente la faccia in un mondo dove abitualmente si premiamo gli infedeli intermittenti".
Di più ampio respiro la chiosa finale: "Tale mia decisione è stata assunta dalla convinzione che la federazione del centro destra è nei fatti già concreta e matura: non vi è da attendere alcuna fusione a livello nazionale ovunque Forza Italia e Lega si sono presentati uniti. Per il futuro auspico che almeno una delle due principali forze della coalizione sia in grado di costruire una forza federalista, moderata ma intransigente sui valori fondamentali e che fondi le sue radici nelle idee che hanno fatto grande la storia nazionale perdendo l’esterofobo strabismo di rincorrere chi Putin, chi Trump, chi Orban: una svolta che è necessaria per allargare l’offerta politica e andare finalmente al governo con un adeguato contenitore politico".
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