Lecco: dal corso per usare i droni alle lezioni in consultorio, il Bertacchi punta sul 'PCTO'

Se l'alternanza scuola-lavoro – che ha già cambiato nome in Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento – è indubbiamente un valore aggiunto per ogni percorso di studi, forse per gli alunni iscritti a corsi professionali lo è ancor di più. Ne sanno qualcosa all'Istituto Bertacchi di Lecco dove, a pochi giorni dalla ripresa delle attività ordinarie, i professori responsabili dell'organizzazione dei PTCO sono già alla ricerca di nuove collaborazioni per allargare ulteriormente il ventaglio di proposte “sul campo” nelle quali coinvolgere i loro ragazzi.

I prof. Valeria Cattaneo, Aurora Fornelli, Simonetta Cicciarella, Walter Rubboli e Umberto Calvi

E così parte dei ragazzi iscritti al corso professionale per servizi alla cultura e allo spettacolo – no, non sono futuri ballerini o attori bensì aspiranti operatori formati per stare dietro una telecamera – otterranno dopo 90 ore di lezione un primo patentino per pilotare droni mentre altri ancora faranno da assistenti a fotografi professionisti del territorio e tutti, nel tempo, prenderanno dimestichezza con gli studi di registrazione presso realtà locali o, perché no, puntando in alto e allargando gli orizzonti fuori Lecco, anche nazionali, in base alle disponibilità “all'accoglienza” che si riceveranno. Del resto, il corso è “giovanissimo” essendo stato attivato per la prima volta, al Bertacchi – unico istituto in Lombardia – soltanto due anni fa, con gli apripista dunque pronti a cominciare la terza la prossima settimana. Il PCTO è già stato proposto loro nei mesi scorsi, come ci ha spiegato il referente, il professor Walter Rubboli, parlandoci così delle riprese audiovisive curate dai suoi studenti per un festival letterario per bambini in Valtellina ma anche della presentazione – con tanto di interviste e riprese – realizzata per un'altra scuola e ancora del DVD confezionato sempre per un istituto comprensivo sondriese dopo un corso di fonica. I ragazzi si sono in quest'ultimo caso occupati tanto del montaggio ma, prima ancora, delle riprese, effettuate non tra le mura del plesso “committente” bensì in location della Valtellina, scelte con cura per valorizzare al contempo anche il territorio.

Gli studenti del Bertacchi "in azione" per la realizzazione del DVD

“Vogliamo proporre un'alternanza, chiamiamola ancora così, volta a fare crescere a 360 gradi” ha assicurato il docente dello stesso avviso del collega Umberto Calvi, responsabile invece per il PCTO del corso professionale assistenza socio-sanitaria. Settore ben diverso dunque. Qui, interagendo con le realtà operanti fuori dal contesto scolastico, si affronterà il tema dell'affettività nelle sue diverse declinazioni: novità assoluta sarà la collaborazione con il gruppo giovani della Croce Rossa che coinvolgerà i ragazzi nel percorso “Se(s)solo lo sapesse” che già dal titolo rimanda alla consapevolezza dei rischi legati ai primi approcci sessuali mentre verrà riproposta l'interazione diretta con i Consultori dell'ASST, iniziata indietro nel tempo e riformulata lo scorso anno, adeguandola da una parte alle limitazioni imposte dalla pandemia e dall'altra alle necessità degli studenti, con un percorso non solo volto a far conoscere loro, da potenziali utenti, la struttura di Lecco (come quelle analoghe a Oggiono, Calolzio e Mandello) ma anche gli operatori che vi lavorano, in chiave sia informativa che orientativa. Online, dunque, spesso in assenza degli insegnanti per permettere un rapporto più diretto e “confidenziale”, gli alunni hanno dialogato con assistenti sociali, psicologi, infermieri e ginecologi dimostrando interesse. Apprezzati anche – cambiando ambito – gli incontri con Gigi Maniglia e Paola Martinelli, mediatori famigliari, affrontando così questioni legate al rapporto genitori-figli, sia da possibili professionisti dello stesso campo in un futuro non troppo lontano, sia e soprattutto da adolescenti che spesso vivono situazioni quali separazioni o divorzi nelle loro stesse case. Il tutto puntando sull'ancoraggio al territorio e alla realtà, “per ricostruire, dopo il Covid, un po' di qualità. Che è quello che serve”, come giustamente sottolinea il professor Calvi.
A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.