Lecco: inaugurato il murales che condanna la violenza sulle donne e 'aiuta' a uscirne

Un’opera di denuncia dei femminicidi e della violenza sulle donne. Questo il murales inaugurato questo pomeriggio in via don Pozzi a Lecco, proprio di fronte all’ingresso del palazzo Belgiojoso. Un’iniziativa promossa da Appello per Lecco e voluta con particolare determinazione da uno dei membro del Consiglio direttivo, Marialuisa Reatti, e realizzata dall’artista lecchese Elisa Veronelli.

Il murales

Marialuisa Reatti

“Pur non avendo voluto influenzarla nel suo lavoro, Elisa ci ha restituito proprio quello che avevamo in mente: un’opera che coinvolge davanti ad un problema che deve interrogare tutti noi, perché drammatico” ha detto Reatti, invitando non solo a riflettere sull’opera ma anche ad interagire con essa, tramite il QRcode che è disegnato sopra e che rimanda ai diversi servizi e canali di aiuto attivi in città e disponibili per chi si trovasse vittima di una situazione di violenza.

Corrado Valsecchi

L’autrice del murales, ha chiarito ancora Reatti, ha mostrato fin da subito sensibilità su questo tema, ma anche voglia e disponibilità di essere partecipe al progetto: “Sono contenta di aver avuto la possibilità di realizzare questa opera nella mia città - ha confessato emozionata Elisa Veronelli - Per parlare di questa tematica ho scelto un quarzo rosa, un cristallo, le cui sfaccettature rappresentano tutte le dinamiche e gli aspetti complessi di questa problematica. Dentro il cristallo c’è una figura femminile accovacciata, questa posizione rappresenta la vulnerabilità che vivono le donne che subiscono violenza, ma anche l’abbraccio e la protezione che vorremmo dare a questa figura”.

L'omaggio floreale alle due "anime" dell'iniziativa

Presente all’inaugurazione anche l’assessore alle Pari opportunità Renata Zuffi, che ha voluto ringraziare Appello per Lecco per l’iniziativa: “Mi piacerebbe mettere in relazione il murales con il lavoro che svolgiamo all’interno della commissione pari opportunità. Il murales infatti nasce come denuncia, un segno tangibile sulla strada, davanti ad un luogo di aggregazione come il parco, e che per questo diventa denuncia popolare, che sa arrivare a tutti, come fa un’opera d’arte collettiva. Ma il murales guarda non solo indietro, anche avanti, come suggeriscono i colori e questo è ciò che in piccolo la commissione fa con i suoi progetti e allargando il nostro sguardo e orizzonte, ad esempio sul tema della casa, per essere ancora più vicini alle donne vittime di violenza e ai loro bambini”.

È stato il presidente di Appello per Lecco Rinaldo Zanini a ringraziare le anime di quest’opera, Marialuisa Reatti ed Elisa Veronelli, con un omaggio floreale: “Noi crediamo che quando le piccole opere e le piccole azioni sono in grado di incidere sul piano culturale, siano quelle che contano. Speriamo che questa piccola azione serva a mantenere alta l’attenzione su questo tema”. Molto soddisfatto anche Corrado Valsecchi, rappresentante del movimento in consiglio comunale, che ha ringraziato le diverse istituzioni intervenute e la famiglia Pontoggia per aver messo a disposizione parte della propria cinta muraria per realizzare il murales ricordando altresì l’impegno dell’ex assessore alla Cultura Michele Tavola nel portare questa forma d’arte in città.
M.V.
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