Calolzio: dal 6 al 15 la Festa del Lavello, tra fede e cultura

Torna a Calolzio la Festa di Santa Maria del Lavello della Parrocchia di Foppenico, in programma dal 6 al 15 settembre. Anche quest'anno, ai momenti di preghiera si affiancheranno gli eventi proposti dal Centro culturale "Il Lavello" che, come già nel 2020, a causa delle limitazioni dovute al Covid, invece della Collettiva di pittura e scultura, ha allestito una mostra fruibile all'aperto.



"Il Lavello è davvero un luogo ricco di storia ma ci siamo accorti che in pochi conoscono l’esistenza del "castello" che c’era da prima dell’anno 1000 e distrutto nel 1373" spiegano i componenti del sodalizio. "Su questo tema abbiamo preparato una serie di “Pagine di Storia” in cui, con una narrazione sintetica ma anche “visiva”, raccontiamo le vicende di questo sito della Val San Martino davvero ricco di Storia e "storie", per tutti. Abbiamo "messo a fuoco" la zona con brevi riferimenti agli anni precedenti il 1000, qualcosa in più sul periodo degli Attonidi conti di "Loco Leuco" e il successivo passaggio ai Vescovi di Bergamo per arrivare alla distruzione del castello. Volevamo raccontare quello che, ora come ora, si sa della struttura di Lavello senza addentrarci in disquisizioni. Molti, del resto, sono gli storici che, in diversi ambiti, hanno preso in esame il territorio tra il fiume Adda e la zona di Almenno, veramente ricca di eventi e discretamente anche di "carte", oltre che di resti archeologici".
Proprio riferendosi agli ultimi conti di Lecco, Attone e Ferlinda, Loredana Valsecchi ha scritto un racconto breve, "Una notte ho incontrato Ferlinda", che spaziando tra storia e fantasia, tra passato e presente, ambienta un ipotetico incontro con la contessa proprietaria dell'imponente dimora intorno all’anno 1000. La vicenda si svolge al Lavello tra il monastero, l’osteria e il castello. Il racconto, illustrato da foto realizzate nella località calolziese, sarà esposto sotto i portici assieme alla mostra citata.
Martedì 14 settembre alle 21.00, poi, spazio agli scrittori, poeti, giornalisti e musicisti del XX secolo autori dei testi dedicati a Maria scelti per Mater Amabilis, in una serata di testi e musiche che, insieme alle stupende immagini di vetrate dedicate alla Madonna, non potranno lasciare indifferenti.
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