Premana: le mappe di Bebo con i toponimi dialettali 'incastonati' lungo i vari percorsi

L'escursionismo che prende a braccetto la conservazione di un patrimonio culturale locale d'altri tempi che, altrimenti, rischierebbe di andare definitivamente perduto. La tecnologia applicata per salvare la tradizione e lasciarla in eredità a chi sentendo parlare di "mappa" non pensa certo alle vecchie guide cartacee modello battaglia navale ma apre lo smartphone per veder calcolato in un istante il percorso migliore ed essere poi guidato metro dopo metro lungo la strada prescelta.

Adelio Bebo Fazzini

Poggia su questi assi uno stradario straordinario - si, il gioco di parole è voluto - firmato (digitalmente) da Adelio Bebo Fazzini, premanese doc che del paese dove vive ha di fatto mappato ogni angolo, tracciando una serie di itinerari - da quelli più comuni per raggiungere gli alpeggi a quelli meno usuali con ben quattro "Giri dei Löök" - inserendo poi con precisione millimetrica le indicazioni dialettali di ciò che si incontra lungo la via, tra fonti d'acqua, luoghi sacri, punti di interesse e in generale toponimi tramandati di generazione in generazione ma ormai poco utilizzati.

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Tutto è nato dalla passione di Bebo per la bicicletta. Ha iniziato così, macinando chilometri sulla sua due ruote, a tracciare i suoi percorsi, diventando poi il primo (e ad oggi unico) "active contributor" in Premana di OSM - Openstreetmaps - progetto collaborativo finalizzato a creare mappe del mondo a contenuto libero. Ma, come detto, le sue non sono solo "indicazioni stradali" pure. I suoi itinerari sono diventati infatti un modo per rilanciare geo-localizzandolo il patrimonio di toponimi storici del territorio di Premana a disposizione grazie al certosino lavoro di Antonio Bellati, noto scrittore e storico locale scomparso nel 2013.

“Per quanto riguarda la ricerca, seguo i percorsi e con il GPS rilevo le tracce che poi inserisco sulle mappe di OSM – racconta Bebo – Ho iniziato nel 2015 e proseguo tutt'oggi. Completata la tracciatura degli itinerari, ora infatti la parte più rilevante e difficoltosa del lavoro consiste nel riuscire a localizzare correttamente su mappa i toponimi storici del territorio premanese il cui elenco è appunto ricavabile dalle pubblicazioni di Antonio Bellati. Purtroppo la maggior parte delle persone anziane che conoscevano esattamente la precisa localizzazione dei diversi  toponimi è venuta a mancare ed è sempre più difficile identificare i luoghi. Su mappepremanesi.it è possibile vedere al link “Gestione Toponimi” lo stato dell’arte dei lavori in corso: in verde i toponimi con localizzazione sicura e/o verificata(salvo errori); in giallo quelli con localizzazione un po' più approssimativa, probabile ma non del tutto sicura; in rosso quelli con localizzazione del tutto approssimativa in quanto mancanti di sufficienti informazioni. Se qualcuno volesse contribuire a fornire informazioni sui toponimi, specie quelli in rosso, sarei ben contento” conclude Fazzini, ben consapevole, nel suo piccolo, di aver regalato a Premana qualcosa di eccezionale.

Se tutti in paese sanno infatti arrivare all'Alpe Deleguaggio o all'Alpe Piancalada, non è così per chi viene da fuori. E magari nemmeno tutti i suoi concittadini sanno dove è Casel de sòt e quel de sòre (sì ci sono entrambi) o - chicca delle chicche - dare il giusto nome a ogni portico dell'abitato, indicando quello di Cik e quello di Mosè, perchè, sì, Bebo ha inserito anche questo, in un'apposita sezione dedicata proprio ai "pòrtek" .
QUI le risposte per chi si è lasciato incuriosire e tante altre "scoperte" da fare, comodamente al PC prima di andare magari direttamente in posto.
M.A.
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