Lecco: avviato l'iter per il 'Foglio di via' dalla città per il rapper Baby Gang

La comunicazione di avvio procedimento l'ha pubblicata lui stesso sui social, con tanto di commento "Mo state esagerando". Zaccaria Mouhib, conosciuto ai più come Baby Gang, ha ora tempo dieci giorni per rassegnare le proprie controdeduzioni dopo di che, come notificatogli nella giornata di ieri dalla Questura di Lecco, a suo carico rischia di scattare la misura di prevenzione del "Foglio di via obbligatorio", con divieto dunque di tornare nel comune che gli ha dato i natali e a cui, recentissimamente, ha dedicato una canzone il cui video parrebbe aver rappresentato l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando il Questore Alfredo D'Agostino a dare corso all'iter per "metterlo alla porta".
Sulla scia, tra l'altro, di analoghi provvedimenti emessi nell'ultima settimana anche da alcune località turistiche romagnole e del ben più pesante Daspo firmato invece dal numero uno della Polizia meneghina che, con riferimento alla supposta "pericolosità sociale" del rapper, ha imposto allo stesso di tenersi alla larga dai locali dell'intera provincia di Milano per i prossimi due anni.

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Con una serie di precedenti a carico, per denunce collezionate anche da minorenne, con tanto di ripetuti ingressi in comunità e "permanenza" al Beccaria, Mouhib era finito sotto la lente della Squadra mobile lecchese anche quale artista: al centro dell'indagine, chiusa nell'ottobre scorso, i testi di alcuni suoi pezzi inneggianti allo spaccio nonché la presenza di revolver e fucili nei video clip girati tanto a Lecco - tra viale Turati, la stazione e la Piccola - tanto a Calolzio. Apologia di reato e porto illegale di armi i reati a vario titolo contestati ad alcuni partecipi alle riprese, tutti giovanissimi tra i 20 e i 27 anni, per lo più figli di immigrati come lo stesso Baby Gang, padre egiziano e madre marocchina. L'inchiesta lecchese - coordinata dal sostituto procuratore Giulia Angeleri - a quanto pare non ha però fatto desistere il ventenne dal registrare ulteriori filmati dello stesso tenore. E così nella clip di "Lecco City" - pubblicata su Yuotube nel fine settimana con, ad oggi, quasi 30.000 visualizzazioni - ecco di nuovo comparire pistole, con colpi esplosi in via dell'Abbadia alla partenza del sentiero del viandante nonché un assembramento non autorizzato di almeno sessanta giovani in rione Santo Stefano culminato con l'accensione di botti e petardi, con il baccano che avevano portato i residenti a allertare le forze dell'ordine durante le riprese. "Vengo da Lecco City dove ti rubano la bici" l'attacco del nuovo singolo. Ma in città ora il rapper rischia di non poter più tornare. Nemmeno a piedi.

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