Bertacchi: gli alunni dell'indirizzo sportivo entusiasti dell'alternanza sui campi del Csi

Simonetta Cicciarella
Per liceali e iscritti a corsi professionali l'alternanza scuola lavoro da qualche tempo ha cambiato pelle e nome. Ora si parla di PCTO e dunque di “percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento”. Per i ragazzi iscritti invece ai corsi "regionali" l'esperienza che permette di passare dai banchi alla "pratica sul campo" si chiama invece ancora alla "vecchia maniera". E per 200 alunni dell'Istituto Bertacchi di Lecco si è svolta sotto l'etichetta "Students to sports", permettendo loro, finalmente, di poter tornare a indossare pantaloncini e maglietta per scendere letteralmente sul playground. Il progetto messo a punto in sinergia tra la realtà scolastica e il Comitato provinciale del CSI - il Centro Sportivo Italiano - si è formalmente concluso proprio quest'oggi, 31 agosto, giornata di "saluti" presso il plesso di via XI Febbraio, con tanto di cambio della guardia anche in presidenza, con il dirigente Raimondo Antonazzo che da domani lascerà il testimone alla collega Stefania Perego, nuova numero uno dell'Istituto che al Liceo delle scienze umane - tradizionale e con opzione economico sociale - affianca percorsi professionali e appunto il corso quadriennale IeFP "Tecnico servizi animazione turistico sportivo e tempo libero" i cui alunni delle ormai ex seconde, terze e quarte sono stati coinvolti nell'alternanza.
Tre le fasi dell'iniziativa, come spiegato dalla referente, la professoressa Simonetta Cicciarella: le prime due "conoscitive", con attività per lo più online, viste le limitazioni ancora in essere quanto a prevenzione della diffusione del coronavirus, l'ultima "finalmente in presenza con le società sportive afferenti al CSI di Lecco che hanno aperto le porte ai nostri studenti, ospitandoli affianco agli allenatori". Un percorso che ha portato gli aspiranti tecnici dello sport del Bertacchi a conseguire la qualifica di educatore sportivo di primo livello del CSI e in alcuni casi, sottolinea con piacere la docente, anche a ottenere l'abilitazione da arbitro, dopo aver seguito l'apposito corso. "I ragazzi si sono detti molto contenti del progetto e hanno dimostrato grande entusiasmo tanto che in alcuni casi stanno ancora continuando la collaborazione con le società. Il bello è essere riusciti a dare loro la possibilità di scegliere lo sport a cui avvicinarsi, perché già praticato o perché di interesse proprio in quanto non conosciuto. Per indirizzi come il nostro sono previste per 663 ore di alternanza in tre anni proprio perché si dà importanza all'aspetto pratico". E con "Students to sports", l'obiettivo di toccare con mano l'ambito che potrà essere quello lavorativo dei ragazzi è stato decisamente centrato, con piacere tanto degli “apprendisti” quando degli allenatori di cui sono diventati “aiuto”.
A.M.
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