Lecco perduta/285: il Festival degli spaghetti al Medale

Le cronache cittadine dell’ultimo decennio del Novecento scrivevano: “Festival degli spaghetti presso il rifugio Medale, in località Crogno, sopra il quartiere Laorca. Gli spaghetti salgono quasi in montagna e cercano il fresco sotto la parete del Medale. Torna, così, in cornice alpestre, il festival degli spaghetti, quando viene premiato il ragù migliore che li accompagna”.
L’iniziativa si ripeteva in piena estate, dopo la festa compatronale della terza domenica di luglio con la Madonna del Carmine nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo in Laorca. Era iniziativa del Circolo Acli, resa, come riferisce la cronaca di un settimanale locale, “frizzante, piacevole, animata dalla brillante presentazione e regia di Paolo Spinelli e fresca nella calura estiva dagli spifferi del sovrastante Medale”.


Il cortile del rifugio Medale, dove si teneva il festival degli spaghetti

Come funzionava il festival degli spaghetti? Veniva premiato il ragù migliore che accompagnava la pasta. I concorrenti inventavano un sugo sottoposto al giudizio di un'apposita giuria, scelta tra i partecipanti della serata. Il rifugio, purtroppo chiuso dal 1992 nel generale rimpianto di rocciatori ed escursionisti, metteva a disposizione il suo vasto cortile, il suo spazio aperto verso il panorama di Lecco, sagomato dalla maestosa parete del Medale.


 Foto all'interno del rifugio, dove si può riconoscere il popolare Beppe Meles

“La battaglia sul ragù”, come veniva presentata dalla stampa locale, non mancò di radunare diversi concorrenti, arrivando anche alla punta massima di 18/20. Affollata fu l’edizione del 1994 quando la giuria si trovò in imbarazzo di fronte alla fantasia degli appassionati di cucina e buona tavola, e fu obbligata ad un giudizio di tre ex equo per il primo posto: Carmen Beri, Antolini di Malavedo, il Bergamaschino. Anche il secondo vide concorrenti a pari merito: Pina Spada, Enrico Longhi, Graziella Dell’Oro. Il "bronzo" venne assegnato a Luigi Buttironi e ad Arnold con la consorte.



Paolo Spinelli, brillante animatore del festival con amici del rifugio

Pina Spada, residente in via Campanella, aveva trionfato nell’edizione 1993, conquistando il premio della posata d’oro. Il ragù vittorioso era fatto con pomodoro, piselli, prosciutto, wurstel e panna. E’ stata una serata entusiasmante, con tanti amici e sostenitori degli spaghetti.


Titolo di un giornale lecchese per l'edizione dell'estate 1994

Tutto, comunque, appartiene al mondo dei ricordi, perché il Circolo Acli non esiste più da tempo, e anche il rifugio è uscito di scena. Conserva memorie fotografiche il popolare elettricista di Laorca e dintorni Beppe Meles. E’ rimasta però la parete del Medale. Paolo Tentori, rocciatore e deltaplanista, residente da decenni in zona, ha scritto: “Medale, ciclopico ed imponente muraglione a picco sopra le abitazioni di Rancio, Malavedo e Laorca. Il Medale rappresenta uno dei massimi punti di riferimento per l’arrampicata lombarda, fin dall’epoca della prima via, aperta nel 1931, dagli alpinisti lecchesi Riccardo Cassin e Mario Dell’Oro. Sulla sinistra della parete si sviluppa anche una bella via ferrata, tracciata dagli amici del gruppo ANA Rancio e Laorca, nel periodo 1978-1991”.
A.B.
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