Lecco: in 140 a aiutare Alex Volt, buona la prima per il gioco di ruolo Città in trappola

L'associazione e impresa sociale Dramatrà, che si occupa di teatro a Milano e non solo, ha organizzato in questi mesi estivi un gioco di ruolo aperto a grandi e piccini dal nome "Città in trappola". Già portato in altri capoluoghi, sabato è approdato a Lecco. E' pensato per far divertire gruppi di amici tra indovinelli, sfide e rompicapi da risolvere all'interno del centro storico cittadino. Oltre a divertire, la competizione permette di scoprire chicche spesso sconosciute ai più.

Questo l'incipit del gioco, da cui i partecipanti hanno potuto liberare la loro creatività:
"Tra gli antichi scritti di Alessandro Volta sono stati trovati degli appunti con una profezia: dopo 222 anni dalla scoperta dell'elettricità, l'umanità ne abuserà fino a scatenare un blackout su scala planetaria. Alex Volt, pro-nipote dello scienziato, ha bisogno del vostro aiuto per attivare un macchinario in grado di disinnescare il blackout. Le squadre dovranno vestire i panni degli antichi mestieri lombardi, aggirandosi per le città alla ricerca dei segreti dei luoghi...Tra enigmi da decifrare, prove da superare e bizzarri personaggi con cui interagire, riuscirete a fermare la minaccia della tempesta elettromagnetica?".

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Il progetto è stato finanziato da Fondazione Cariplo con l'aiuto di alcuni sponsor privati. Buona la partecipazione da parte dei lecchesi: circa 140 gli iscritti - divisi in una quarantina di squadre - diversi dei quali vestiti in maniera stravagante per ottenere punti extra.
Il gioco è stato reso ancora più divertente grazie ai membri di Dramatrà, che hanno inventato "ad hoc" una serie di personaggi teatrali che hanno interagito con i partecipanti all'inizio del gioco, durante le prove e alla fine, in primis lo stravagante pronipote di Alessandro Volta.

"Abbiamo creato questo progetto lo scorso anno per favorire il turismo di prossimità. L'obiettivo è quello di un evento ludico e culturale che porti a scoprire le città in un modo nuovo e divertente - ha detto Davide Ianni, organizzatore - "In questo momento puoi fare eventi non troppo grandi e non puoi fare gran che nemmeno all'estero, quindi abbiamo trovato un modo per dare un supporto ai lavoratori dello spettacolo con cui lavoriamo: ci sono sempre attori all'interno delle cacce al tesoro. Così facendo riusciamo anche a valorizzare il pubblico, prima facevamo eventi di questo tipo solo per privati o aziende. Ringraziamo il Comune di Lecco che ci ha aiutato a livello comunicativo pur avendo poco tempo a disposizione. E' andata bene".
Una proposta nuova per Lecco, ben recepita e che non esclude un bis in futuro. Intanto settimana prossima si replica a Como, per chi se lo fosse perso e avesse voglia di passare un pomeriggio in compagnia, divertendosi.
A.G.
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