Il Grigna torna sul Grignone a controllare lo stato del nevaio

Il bellanese Luca Colzani, detto Grigna, appassionato di montagna e previsioni meteo, nel suo primo giorno di ferie è salito sul Grignone, come fa da vent'anni a questa parte, per accertarsi delle condizioni del nevaio.

Il glacionevato a differenza del ghiacciaio che è una massa di ghiaccio e neve in movimento, è fermo, nessuna morena testimonia la sua avanzata verso il basso. "Il suo stato varia di stagione in stagione, se l'estate è molto calda - spiega Luca - il glacionevato può scomparire. Sotto il detrito il ghiaccio persiste e in base alle stagioni varia di spessore".

-Dove si trova esattamente sul Grignone?
"Nel versante nord in una conca piuttosto riparata e ombrosa ed è alimentato dalle valanghe che si staccano dalla cresta est".

-Il nevaio per mantenersi tale ha bisogno di un'estate non troppo calda?
"La temperatura dei mesi di maggio, giugno e luglio deve essere bassa, poi ad agosto c'è più ombra nella conca e la neve fonde meno".

-Come lo hai trovato oggi?
"Oggi era ben innevato, servivano anche i ramponi per salire, uno spessore al centro, secondo la mia stima, varia dai due ai tre metri di neve".

Il nevaio può essere raggiunto partendo da Cainallo con una camminata di due ore e per raggiungere la vetta del Grignone a 2410 msl bisogna aggiungere un'ora di cammino.

M.A.
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