Lecco: nell'80°, ricordato il sacrificio degli uomini del Quinto Alpini sul fronte bellico

Rivoir Adolfo. Sampietro Franco. Sgandurra Athos. Petenzi Francesco. Casadio Tiziano. Inizia così il lungo elenco di nomi (CLICCA QUI) scanditi nella serata di venerdì nel silenzio del Santuario della Vittoria a Lecco. Si tratta dei Caduti e Decorati al Valor militare del Quinto Reggimento Alpini - Battaglione Morbegno - di cui ieri è stato ricordato il sacrificio sul fronte di guerra greco-albanese di 80 anni fa, sacrificio "di uomini che non hanno esitato a dare la loro vita per la conquista della libertà".






La commemorazione, organizzata dal Nastro Azzurro di Lecco guidato dal Cav. Mario Nasatti, si era già svolta in maniera analoga due lustri fa esatti, in occasione del 70°: ai 31 Alpini già onorati allora, questa volta si sono però aggiunti altri 43 "morbegnini" - oltre al comandante del Battaglione Edolo, il Tenente Colonnello Adolfo Rivoir - di cui lo stesso Nasatti è riuscito a ricostruire i profili grazie a numerose e appassionate ricerche sui fogli matricolari degli Archivi di Stato di Como e Sondrio.


Il Maestro Gianni Colombo


Il Cav. Mario Nasatti



Claudio Usuelli

Ad accogliere gli invitati il coordinatore di Assoarma Gr. Uff. Filippo Di Lelio con il Maestro Gianni Colombo, che hanno ringraziato le autorità intervenute tra cui il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa, il presidente della Provincia Claudio Usuelli e il sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi, oltre a una rappresentanza del Quinto Alpini di stanza a Vipiteno e alle sezioni ANA di Lecco, Como e Sondrio. Condivisa da tutti "la necessità di una riflessione storica e umana per non dimenticare un momento in cui molti uomini hanno dato la vita per la libertà".


Gli Alpini Mariano Spreafico, Roberto Fontana e Tiziano Tavecchio





"Dieci anni fa avevamo con noi alcuni reduci, che purtroppo nel frattempo sono andati avanti" ha affermato il Cav. Mario Nasatti. "Oggi, però, possiamo ricordarne altri 43 di cui dopo lunghe ricerche conosciamo le vicissitudini. Come Nastro Azzurro abbiamo anche programmato un pellegrinaggio in Albania per posare un cippo commemorativo a 2.120 metri di quota sul Monte Guri i Topit, "cimitero di guerra" che ospitò le salme dei 24 Caduti nel massacro del 4 aprile 1941: il progetto è stato sospeso a causa della pandemia, ma non appena sarà possibile sarà concretizzato".



È stato invece il presidente della Provincia Claudio Usuelli, anch'egli Penna Nera del Morbegno, a proporre alcuni cenni storici relativi al Quinto Alpini sul durissimo fronte greco-albanese, scenario di una "guerra eroica svolta in condizioni impossibili, sotto il fango e la neve, in una situazione strategica sfavorevole e con poche forze a disposizione, che pertanto chiese ai nostri militari sacrifici eccezionali".


Giacomo Nasatti, Giuseppe Maroni, Ambrogio Artusi


Natale Noseda, Mario Combi, Franco Sampietro


Giovanni Vassena, Carlo Bartesaghi, Melchiorre Ciresa

"Dopo l'azione del dicembre 1940, 330 soldati su un totale di circa 550 erano in uno stato di congelamento dopo aver combattuto in condizioni assurde, in mezzo alle tormente" ha aggiunto, ricordando poi il voto delle Penne Nere alla Madonna che portò alla realizzazione della chiesetta ex voto al Pian delle Betulle inaugurata il 6 settembre 1959 alla presenza, tra gli altri, del cardinale Giovanni Battista Montini, poi Papa Paolo VI.


Alfonso Vanossi, decorato due Medaglie al Valor Militare,
a cui la città di Erba ha intitolato una via


Il Capitano Adriano Auguadri, il Tenente Colonnello Adolfo Rivoir, il Tenente Ferruccio Battisti


Anacleto Buzzoni, Athos Sgandurra, Mauro Gandin

A seguire, la parola è stata lasciata a Mariano Spreafico, Roberto Fontana e Tiziano Tavecchio per la citazione di tutti gli Alpini commemorati, 75 in totale, in un lungo e triste elenco di nomi e dunque di storie, storie di eroismo, sacrificio e abnegazione per una causa più grande, quella della libertà e della pace: a tutti loro è stata poi dedicata la Messa di suffragio celebrata da don Angelo Brizzolari, con la cerimonia conclusa con la deposizione di una corona di alloro in onore dei Caduti nella cripta del Santuario.
B.P.
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