Valsassina: la maestra Paola sugli skiroll con le due figlie

In Valsassina non è così inusuale, durante la bella stagione, vedere atleti impegnati nello skiroll, lo “sci a rotelle”. Il “trenino” in cui ci siamo imbattuti ieri, però, ha una sua particolarità: in testa mamma Paola Beri, dietro Aurora e Maria, le sue due figlie, accomunate dalla stessa passione. La prima, 46 anni, un fisico tonico da atleta, è insegnante di professione e nella vita. E' infatti maestra alla scuola primaria di Cassina Valsassina ma, fuori dalle aule, diventa “tecnico” e compagno di allenamento per le due ragazze.


Maria, Paola e Aurora

“Ho iniziato a 6 anni a praticare lo sci di fondo con la società di Primaluna, poi verso i 16 ho smesso, pur continuando a fare attività sportiva ma senza appartenere ad una società – racconta - Quando la mia amica Carla Ticozzi ha fondato l’associazione Nordik Ski a Primaluna, ho voluto far provare alle mie figlie questi sport”.


Quanti anni hanno le sue figlie?
“Maria ha 14 anni, a settembre frequenterà la prima al Liceo Linguistico a Lecco, Aurora ne ha 12 e deve iniziare la seconda media”.


Hanno iniziato anche loro fin da piccole a praticare sport?

“Si, andavano in piscina e frequentavano i corsi di nuoto, poi ho voluto far provare loro lo sci e lo skiroll, anche per farle stare all’aperto. Hanno provato facendo gli allenamenti, senza ambizione. Poi pian piano si sono appassionate e hanno provato con le prime gare”.

Anche Lei ha deciso di riprendere gli sci?
“Accompagnando le mia figlie alle gare ho deciso di provare e ho ripreso l’attività”.




Come fate a conciliare gli impegni scolastici di tutte e tre e gli allenamenti?
“Alle mie figlie dico sempre che prima di tutto ci sono i compiti e la scuola, poi gli allenamenti, in questo modo sono più stimolate a fare”.

Per gli allenamenti passate spesso sulla strada Taceno-Vendrogno?

“Si, come ieri mattina abbiamo seguito la pista ciclabile da Introbio fino a Taceno, poi la strada fino a Vendrogno e siamo salite a Giumello. A distanza ci seguiva in auto mio padre che da Giumello ci ha riaccompagnato a casa”.



Durante i lockdown vi siete allenate?
“La nostra allenatrice faceva delle lezioni attraverso Zoom e siamo riuscite a continuare con le nostre tabelle di allenamento”.

Le sue figlie sono contente di praticare questi sport?
“Certamente, per loro partecipare ad una gara è un momento di festa. Si creano delle belle e sane amicizie perché chi partecipa conosce i sacrifici che si fanno per ottenere dei risultati. Si condividono le stesse esperienze”.

Un bell’esempio, questo, in cui la madre condivide con le figlie la stessa passione per lo sport.
M.A.
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