Lecco: volo di 50 metri in parete, è mancato l'ex dirigente comunale Marco Sordelli

Il dirigente Marco Sordelli tra il segretario Sandro De Martino
e l'allora assessore Anna Mazzoleni
Domani 28 agosto, avrebbe compiuto 49 anni. Un volo sul Lagazuoi a Cortina d'Ampezzo (Belluno) gli è risultato invece fatale. E' mancato improvvisamente, nel pomeriggio di giovedì, Marco Sordelli, ex dirigente a Palazzo Bovara.
Milanese, è precipitato mentre con la sorella, 45 anni, stava scalando la Via del buco. Da quanto è stato possibile apprendere, la coppia, durane l'ascesa, sarebbe finita fuori tracciata. Sordelli, accortosi dell'errore, si stava facendo calare dalla sorella quando qualcosa è andato però evidentemente storto: l'uomo è infatti precipitato per cinquanta metri, finendo su un piccolo terrazzino erboso, fuori dalla vista della congiunta che ha poi lanciato l'allarme.
Impossibile per l'elisoccorso avvicinarsi alla parete, per il troppo vento. Il velivolo ha così portato in quota i tecnici del soccorso alpino di Cortina che, via terra, hanno poi raggiunto la donna, ferma in sosta, per poi calarsi e recuperare anche il corpo ormai esanime di Sordelli, classe 1972, in servizio a Lecco tra il 2017 e il 2019, quale Dirigente responsabile dell'Area Programmazione Finanziaria, Approvvigionamento beni e servizi, Servizi Demografici, Cimiteriali, Comunicazione e Servizi Informatici, dopo aver maturato esperienza a Varese e prima ancora a Milano dove era poi tornato chiudendo la breve esperienza a Palazzo Bovara. "L'avevo sentito recentemente per un consiglio, mentre l'ultima volta che l'ho visto di persona è stata in occasione della Maratona organizzata dal Politecnico nell'autunno del 2019 a cui aveva partecipato: ricordo quella chiacchierata, sotto la pioggia perché c'era un tempo effettivamente da lupi" racconta l'allora sindaco Virginio Brivio. "E' stato dirigente in Comune a Lecco in anni difficili quando si cominciava a uscire dai vincoli del patto di stabilità, avviando anche la razionalizzazione dei mutui che avevamo. Era indubbiamente una persona competente e affabile, che si assumeva le sue responsabilità. Ha giocato un ruolo importante sia dal punto di vista professionale che umano. Amava la montagna e da milanese tornava spesso a Lecco nel fine settimana, in una sorta di pendolarismo al contrario, per godersi le nostre vette". L'ultima ascesa, in quel di Cortina, gli è risultata, purtroppo, fatale.
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