Altri guai per il rapper lecchese Baby Gang: arriva il Daspo del Questore di Milano

Baby Gang in un frame estratto dal video di
"Cella uno" registrato a Lecco
A Riccione nei giorni scorsi l'annullamento di un suo concerto avrebbe fatto scattare un raid vandalico con il coinvolgimento di una trentina di persone - per lo più ragazzini di origini magrebine e seconde generazioni - dalle quali il rapper ha poi preso le distanza. Oggi Baby Gang, al secolo Zaccaria Mourad, classe 2001, nato a Lecco da padre egiziano e madre marocchina, attualmente residente a Sondrio e in affido a una comunità di Vimodrone, fa già nuovamente parlare - involontariamente - di sé un'altra volta. Il Questore di Milano Giuseppe Petronzi, nella giornata di ieri, ha emesso infatti a suo carico un divieto di accesso per due anni a "locali di pubblico intrattenimento e agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande". Un Daspo insomma che per 24 mesi lo terrà lontano da discoteche e pub della provincia di Milano. Analogo provvedimento - ma limitatamente alle attività con sede nel capoluogo meneghino - è stato adottato, con il rinforzo dell'avviso orale, anche nei confronti dell'amico e collega Rondo da Sosa, all'anagrafe Mattia Barbieri, 19 anni e natali a Magenta, accomunato a Baby Gang dalla passione per la trap ma anche da una serie di precedenti. Il lecchese, tra le altre cose, era balzato agli onori della cronaca per i fatti di piazzale Selinunte, a San Siro, lo scorso aprile, quando in barba alle regole anti-covid trecento giovanotti si erano ritrovati per strada per far da comparse ad un nuovo video di Neima Ezza, arrivando allo scontro con le forze dell'ordine nonché, prima ancora, per la denuncia rimediata invece dalla Squadra Mobile lariana per porto illegale di armi in luogo pubblico e per apologia di reato (in riferimento al consumo di droga) dopo aver registrato e diffuso altri clip tra viale Turati, la Piccola e la stazione di Calolzio, filmati da migliaia e migliaia di visualizzazioni su Yuotube e i canali dove il ventenne è particolarmente seguito e apprezzato.
All'origine del Daspo un episodio risalente al 12 luglio per il quale risultano indagati anche ulteriori quattro ragazzi. Danneggiamento, minacce e percosse le accuse scaturite da un "assalto" all'esterno della celebre discoteca milanese Old Fashion, al parco Sempione. Il gruppetto avrebbe aggredito il titolare del locale dopo che la sicurezza avrebbe negato l'accesso ad alcuni di loro, incluso Ronda da Sosa, in cui supporto sarebbe intervenuto Baby Gang con altri preannunciando ritorsioni nelle serate successive, poi comunque non verificatesi. Ne sarebbe scaturita comunque anche una "sassaiola" all'indirizzo degli addetti del club così come, prima della fuga, anche uno "scontro" con un rapper rivale, per non farsi mancare nulla. Da qui un'altra denuncia penale, che farà il suo corso, con – nel frattempo – l'intervento del Questore di Milano, per “prevenire” altri problemi sul territorio di sua competenza.
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