Gli impianti a fune della Valle... non 'tirano'! Numeri ridotti, servono investimenti e sci
I dati definitivi non ci sono ancora, ma il calo delle presenze pare evidente. In questa estate l'afflusso di turisti sulle nostre montagne è stato più ridotto del solito, e secondo il direttore di ITB - Imprese turistiche barziesi - Massimo Fossati la "colpa" è da ricondurre a tre motivazioni principali: il maltempo, il caso Mottarone e la preferenza del mare come destinazione di vacanza.
A "pesare" sulla scelta delle destinazioni vacanziere, secondo il direttore della società che gestisce i quattro impianti a fune della provincia di Lecco, è stata anche la rinnovata possibilità di spostarsi con maggiore sicurezza e tranquillità in luoghi comunemente affollati, che ha visto molti tornare al mare, magari dopo aver "saltato" lo scorso anno: quale conseguenza, in Valle non si è registrato il tutto esaurito e il "boom" di richieste d'ospitalità come per la scorsa stagione.
Grazie ai fondi citati, potrebbero inoltre essere previste anche la realizzazione di due seggiovie quadriposto ai Piani di Artavaggio e il rifacimento ex novo della funivia. "ITB è interessata ma bisogna andare per step: prima ci vuole una soluzione per la funivia e i relativi parcheggi, poi potrebbe avere senso pensare agli impianti. Non si può pretendere di fare le seggiovie senza prima rivedere quello che c'è a valle. Il progetto è importante e secondo me il futuro dello sci passa anche da qui, però bisogna creare una soluzione di continuità da valle a monte. A Barzio, se non erro, l'autosilos è il terzo passaggio da programmare, in primis è giusto sistemare la strada, poi pian piano pensare al resto".
"Di certo al momento c'è la volontà politica forte di dare finalmente una sterzata a quella che è l'offerta turistica" conclude Fossati. "Le altre valli stanno "correndo", stanno migliorando molto sul fronte turistico e anche noi dovremo pensare di unire le forze per farlo.
Capitolo sci? "La stagione invernale partirà sicuramente, forse già dal 1° dicembre: se arriveranno la neve e il freddo garantiremo l'apertura, siamo solo in attesa di concordare le regole per poter accogliere le persone. Dovremo farlo per forza altrimenti sarà la morte dello sci, non solo per noi ma per tutti".
La funivia dei Piani d'Erna
A "pesare" sulla scelta delle destinazioni vacanziere, secondo il direttore della società che gestisce i quattro impianti a fune della provincia di Lecco, è stata anche la rinnovata possibilità di spostarsi con maggiore sicurezza e tranquillità in luoghi comunemente affollati, che ha visto molti tornare al mare, magari dopo aver "saltato" lo scorso anno: quale conseguenza, in Valle non si è registrato il tutto esaurito e il "boom" di richieste d'ospitalità come per la scorsa stagione.
Bobbio
"Ora in agosto per fortuna stiamo lavorando bene: non abbiamo avuto picchi di presenze ma un afflusso comunque costante e importante dal 7 al 24" prosegue Fossati. "Qualcosa stiamo recuperando, gli accessi registrati per i soli Piani di Bobbio sono stati 25mila, un numero incoraggiante nonostante i fattori sfavorevoli. La cabinovia resterà aperta tutti i giorni fino a fine mese e tutti i week-end a partire da settembre e fino a ottobre. Malgrado le difficoltà ITB non ha mai smesso di investire nel suo comprensorio: quest'anno è stato installato un impianto di tubing per bambini e una pista di biglie, oltre a molti tavoli e panchine per sostare. Volevamo fare di più, avevamo progetti più ampi tra cui quelli per nuovi scivoli e un laghetto per i più piccoli ma la burocrazia spesso rende le cose complicate: pian piano contiamo di fare tutto".L'impianto di tubing per bambini e la pista di biglie
Grazie ai fondi citati, potrebbero inoltre essere previste anche la realizzazione di due seggiovie quadriposto ai Piani di Artavaggio e il rifacimento ex novo della funivia. "ITB è interessata ma bisogna andare per step: prima ci vuole una soluzione per la funivia e i relativi parcheggi, poi potrebbe avere senso pensare agli impianti. Non si può pretendere di fare le seggiovie senza prima rivedere quello che c'è a valle. Il progetto è importante e secondo me il futuro dello sci passa anche da qui, però bisogna creare una soluzione di continuità da valle a monte. A Barzio, se non erro, l'autosilos è il terzo passaggio da programmare, in primis è giusto sistemare la strada, poi pian piano pensare al resto".
"Di certo al momento c'è la volontà politica forte di dare finalmente una sterzata a quella che è l'offerta turistica" conclude Fossati. "Le altre valli stanno "correndo", stanno migliorando molto sul fronte turistico e anche noi dovremo pensare di unire le forze per farlo.
Capitolo sci? "La stagione invernale partirà sicuramente, forse già dal 1° dicembre: se arriveranno la neve e il freddo garantiremo l'apertura, siamo solo in attesa di concordare le regole per poter accogliere le persone. Dovremo farlo per forza altrimenti sarà la morte dello sci, non solo per noi ma per tutti".
Andrea Gianviti