Il 1° Lecco Beer Festival fa centro: in tanti per gustare bevande artigianali 'di qualità'

Un successo la prima edizione di Lecco Beer Festival, organizzata da Paneliquido con il supporto del Comune, Itb e Silea. La tre giorni "a tutta birra" ha visto la presenza di numerosi cittadini e turisti che non hanno voluto perdere l'occasione di sorseggiare le tante bevande artigianali proposte dagli stand al fresco del piazzale dei Piani d'Erna. All'evento, previsto per inizio agosto ma rimandato a questo week-end a causa del maltempo, sono stati invitati quattro produttori di birra artigianale del territorio, il Wacky Brew di Casatenovo (di Lorenzo Motterlini), il Lariano di Sirone (Emanuele Longo), il Du Lac (Alessandro Andreotti) ed Herba Mostrum (Marta Dell'Oro), questi ultimi entrambi di Galbiate. Largo spazio anche all'area food & beverage con due truck con cibo di terra e di mare, dal fritto misto ai più disparati hamburger.


Sono alcuni anni, ormai, che la nostra zona, come anche le province limitrofe, ha visto l'incremento di produttori di birre artigianali di alto livello: Paneliquido, nel concreto, si occupa di valorizzarli e di portare in giro le eccellenze del territorio.
"Siamo partiti dal Brianza Beer Festival e siamo arrivati ad avere, in un anno difficile come questo, un evento a settimana da giugno a ottobre" ci ha detto Paolo Ghirimoldi, organizzatore. Ottime le presenze, limitate a un tetto massimo a causa del Covid: nelle tre serate, a cena, è sempre stato raggiunto il massimo consentito di 200 persone in contemporanea, per un totale di 400 al venerdì, 600 al sabato e 200 alla domenica. Buono l'afflusso anche a pranzo, con il totale complessivo che ha toccato i 1.500 coperti.



"La questione Green pass non ha inficiato molto, per noi è uno strumento da "sfruttare" che ci consente di non fermarci come abbiamo dovuto fare lo scorso anno, quando tutti i lavoratori del nostro settore hanno accusato una perdita incredibile" ha proseguito Ghirimoldi, le cui iniziative in epoca pre pandemia hanno toccato anche le 5.000 presenze. "Ora stiamo ripartendo grazie alla comunicazione e al marketing, siamo molto legati anche al settore eventi e concerti, da cui proveniamo, e non vediamo l'ora di poter ritornare anche in quell'ambito".



Importante, per il Lecco Beer Festival, anche la collaborazione con la Prefettura, che ha chiesto di non somministrare birre oltre le 24.00, nonchè con Itb che ha fornito gli allacciamenti alla corrente, il Comune, che ha portato sul posto alcuni assessori, e Silea per la raccolta dei rifiuti. Per le serate di sabato e domenica, inoltre, è stato istituito un bus navetta gratuito gestito da Linee Lecco per consentire a tutti un rientro a casa in sicurezza.

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"Il target è interessante, perchè proponendo prodotti di qualità si attirano persone curiose di conoscere prodotti particolari e "ricercati": alla Festa della birra non c'è solo lo "sballo", ma c'è condivisione, con famiglie, giovani, adulti e gruppi vari" ha sottolineato ancora Ghirimoldi.



Oltre ai quattro "banchi" locali era presente anche quello di Paneliquido con un'ulteriore selezione di birre artigianali dalla Brianza e dal nord italia, con qualche "chicca" anche dal resto della Penisola come ad esempio il Birrificio Altotevere del centro. Allestito, inoltre, uno stand di canapa - ovviamente legale - gestito da Gianpietro Frigerio di Cremeno, che la coltiva da tre anni con il metodo dinamico. "Il procedimento di lavorazione - ci ha spiegato il valsassinese - esclude tutti i trattamenti chimici sia per la coltivazione sia per la cura. Oltre a produrre fiorescenze ricaviamo derivati come tisane e olio essenziale, e in collaborazione con Herba Monstrum è stata creata una nuova birra, "La Frika". L'idea è nata con l'intento di lavorare insieme alle aziende del posto, a chilometro zero". "Ci conoscevamo già, e abbiamo unito le forze arrivando a ottenere questo prodotto di qualità" ha concluso.
A.G.
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