Lecco, buona la prima per il palio remiero: in acqua le Lucie dei rioni, trionfa Belledo

Successo per il primo palio remiero della città di Lecco organizzato da ABIL, l'Associazione barche in legno. L'evento ha avuto come cornice lo splendido lungolago, dove 14 imbarcazioni tipiche del Lario, le Lucie, provenienti da diversi paesi, si sono sfidate a colpi di remi in una prova a tempo.
La partenza degli equipaggi, fissata per le 18.30 dalla piattaforma della Malpensata, è avvenuta con un po' di ritardo a causa del prorogarsi di una precedente gara: ciononostante, i cittadini e i turisti incuriositi non sono mancati e hanno sostenuto da riva gli equipaggi in abito storico, ognuno composto da due membri, un uomo e una donna, a richiamare Renzo e Lucia del romanzo dei Promessi Sposi.


Dalla Malpensata è partita una barca ogni otto minuti: il percorso ha incluso un giro intorno alla statua di San Nicolò e una mini tappa nel golfo di Lecco dove l'equipaggio doveva recuperare un mazzo di fiori, per poi terminare la competizione alla grande piattaforma a lago. Ogni squadra ha portato la bandiera di uno dei 14 rioni cittadini, appositamente affissi su ogni Lucia presa in prestito dagli altri comuni: Lecco, infatti, ne ha attualmente una sola che può navigare, ma il sogno di ABIL e di tutti coloro che portano avanti questa tradizione remiera è quello che la città possa dotarsi di una barca per ogni quartiere.



Ogni "vessillo" presentava anche una scritta con i soprannomi in dialetto degli abitanti: Belledo Cascia sass, "tira sassi", "così detti, forse, per le cave di pietra da tempo ivi esistenti"; Bonacina Merli, "così detti perchè quella della Bonacina è chiamata la val di merli"; Castello Scarpascés, letteralmente strappa-siepi, quindi monelli, scapestrati; Chiuso Büs, con l'appellativo che "si riferisce alla posizione infelice della località"; Germanedo Grata sass, o anche "sgarìa sass" ("sgarìa" = raschiare, grattar via), secondo come li definiscono gli abitanti di Maggianico per indicare che, scavando sul territorio di Germanedo, "si ricavano solo sassi". E ancora gli Scigalott di Acquate (cicaloni, grosse cicale), i Gós (gozzi) di Laorca, che "si dice di persona avida, o ingorda nel mangiare e bere", nonchè gli Scartuzzèj, cartoccini, di Lecco centro ("bottegai, gente abituata a far cartocci") e i Belegott di Maggianico (castagne bislessate, con il guscio e mezze secche, così dette, secondo alcuni, perchè "belle e cotte", ovvero già pronte da mangiare). "Questo appellativo è leggendario" è stato spiegato. "Si dice infatti che il 30 novembre, giorno di Sant'Andrea, patrono della parrocchia, si usasse distribuire al popolo castagne belegott gratuitamente". Per finire, ecco i Pécen, pettini, di Malavedo ("persone che si vestono con cattivo gusto"), Melgascétt di Olate (diminutivo di melgasc, stelo del granoturco), gli Ugétt di Pescarenico (pesciolini appena nati), i Granelatt di Rancio (da granej, pult, ossia polentina che si fa con farina di granturco, acqua e latte, piatto della gente povera, molto usato in tempi andati) e gli Scolda banch, scalda banchi, di San Giovanni, a indicare la "gente che va a scuola solo per scaldare i banchi, cioè senza trarre profitto".



Un'edizione "zero, di prova", quella di ieri del palio remiero, che sarà "sempre migliorabile" secondo il presidente di ABIL Nadir Pellegrini: "E' andata bene, abbiamo visto tanta gente incuriosita e molti sono venuti a farci domande" ha commentato. "E' bello riscuotere interesse con gli eventi folkloristici come questo, tanti bambini erano attratti dalle barche e abbiamo notato tante persone scattarci fotografie. Noi siamo molto soddisfatti, è la prima volta che riusciamo a portare a Lecco tutte queste imbarcazioni, speriamo sia la prima di una lunga serie e che ogni anno si possano aggiungere grandi novità".

Galleria fotografica (26 immagini)


Alla fine della manifestazione è stato inoltre possibile visionare uno stand curato da ABIL con tutte le informazioni inerenti l'associazione e il suo operato: in questi ultimi tempi l'associazione è riuscita a restaurare una serie di barche storiche tipiche in legno e in futuro si augura di fare altrettanto. Il sodalizio collabora anche con scuole e oratori con lo scopo educativo di trasmettere questa passione anche ai più piccoli.



Pellegrini, però, non ha nascosto la mancanza di volontari. "Non siamo pochi - ha spiegato - ma servono nuove leve, giovani che si prendano cura con noi di questo patrimonio storico e che promuovano eventi che portino avanti le tradizioni. Oggi non eravamo in 14 a remare, qualcuno ha dovuto effettuare più giri e alternarsi, ma non è semplicissimo far muovere queste imbarcazioni: c'è una particolare tecnica che si può imparare in poco tempo se si ha voglia".
Presenti anche due stand di degustazione con salumi e formaggi tipici locali. Alle 21.30 è avvenuta la premiazione, a cui ha partecipato anche l'assessore Giovanni Cattaneo. In palio per tutti coppe, bottiglie di vino e una copia del romanzo I Promessi Sposi in dialetto Premanese. Durante la serata, il percorso effettuato dalle Lucie è stato presidiato dai City Angels che hanno dato informazioni a turisti e cittadini sullo svolgimento della gara, controllando che tutto andasse per il verso giusto. Intervenuti alla premiazione anche i membri del gruppo Firlinfeu, che hanno deliziato con musica tipica e il loro strumento a canne i passanti e i presenti.


Ecco la classifica dei 14 rioni: sul podio Belledo in prima posizione con un tempo di soli 11 minuti, Olate seconda con 11 e 30, Malavedo e Chiuso a pari merito con 12. A seguire tutti gli altri: Bonacina 13 minuti, Acquate 14, Maggianico 14 e 40, Lecco Centro e San Giovanni 15, Rancio e Germanedo 16 minuti, Castello e Laorca 19.
Hanno remato a bordo Maurizio Trinca, Corrado Mosca, Nadir Pellegrini, Oscar Spreafico, Giovanni Nogara e Salvatore Liuzzo, insieme a Cristina Ragni, Nicoletta Montanelli, Ramona Bonini, Gabriella Cargasacchi, Flavia Bevilacqua, Lucia Zito, Federica Vertemati e Maria Luigia Conca Alfaroli.
Buona la prima, quindi, per questo nuovo palio folkloristico cittadino, che promette bene per il futuro.
A.G.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.