Vendrogno: campane a festa per S.Bernardo, suona un 26enne con 'l'X-Factor' per la tradizione

Campane a festa oggi a Mornico, frazione della Muggiasca: si celebra il santo patrono, Bernardo. A salire sul campanile e suonare è il giovane bellanese Daniel Acerboni, 26enne ora trasferito a Gravedona e titolare di un salone di parrucchiere a Lugano. Non solo la partecipazione a X-Factor per lui: nel suo "repertorio" anche le tradizioni popolari.
“Fin da piccolo venivo a Mornico in casa dei nonni paterni ed ero molto incuriosito dai rintocchi delle campane nel giorno di San Bernardo, il 20 agosto – racconta Daniel – Salivo con papà e insieme a lui suonavo”.

Quando hai iniziato a suonare da solo?
“All’età di 7 anni ho preso più sicurezza, anche nel salire le scale che portano al campanile e ho provato a suonare da solo”.
Le campane sono antiche?
“Le campane sono della fonderia Pruneri del 1870. Nel 2015 ne è stata aggiunta una, in totale adesso sul campanile della chiesa di San Bernardo ci sono 4 campane”.

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Ci spieghi come si suona?
“Si suona con tre campane. C’è una tastiera in legno a cui vengono attaccate delle corde dove sono legati i battacchi e con i pugni si schiacciano i tasti che li fanno muovere”.
Quali canzoni vengono proposte?
“Quelle della tradizione popolare di Mornico, da anni le tramandiamo. In particolare Din Din Della, che è una canzone molto complessa da eseguire perché ha un ritmo veloce, ci sono molti passaggi rapidi di tastiera”.

Oggi giornata ricca di rintocchi.
“In realtà si inizia a suonare una settimana prima della festa, per annunciarne l’arrivo. Solitamente si suona il mattino dalle 10.30 alle 12 e il pomeriggio dalle 16 alle 17:30. Prima del Covid la sera della vigilia, il 19 si faceva una grande festa con una cena in compagnia, i fuochi d’artificio e il ballo in piazza. Durante lo spettacolo pirotecnico c’era il concerto delle campane, adesso con la pandemia si festeggia in modo diverso ma le campane non hanno mai smesso di suonare ed io stesso sono sempre stato presente da quando sono nato”.
Una tradizione che resta tale, anche grazie a un ragazzo di 26 anni e a chi, dopo di lui, "scalerà" il campanile per augurare buon san Bernardo alla frazione, ai suoi abitanti e al paese intero.
M.A.
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