Perledo: il 'Covid' protagonista del 2° libro di Bruno Maglia. Già pronto anche il 3°

Non c’è il due senza il tre e il quattro, come si dice, magari verrà da sé. Bruno Maglia, classe 1956, personaggio noto a Perledo, continua a dar sfogo ad una sua grande passione: scrivere.  Del resto, è stato il suo sogno fin da bambino.
“Ho sempre letto molto e quando frequentavo le superiori amavo le lezioni di letteratura e svolgere i temi. Allora avevamo anche pochi soldi in casa, quindi davo il mio contributo aiutando a badare agli animali e arrotondavo scrivendo i test per i miei compagni. Non so come si svolgano oggi i temi in classe ma una volta ci veniva dato molto tempo, quindi normalmente venivano dedicate le ore di italiano di diversi giorni, dandomi il tempo di produrre per tutti coloro che me lo chiedevano. Avevo anche un tariffario molto trasparente: più alto era il voto, più si alzava la ‘parcella’. Il desiderio di pubblicare un libro l’ho celato nel mio cuore per tutta l’adolescenza, ma non ci ho mai provato perché dopo maturità, a diciannove anni, ho avuto la fortuna di essere assunto da una azienda di Mandello. Qui il titolare non amava stare alla scrivania per tenere in regola i conti, quindi appena arrivato mi affidò la gestione di tutte le carte dell'ufficio. Trovandomi in questa situazione, appena diplomato, dovetti impegnarmi molto per maturare in fretta, mettendo da parte il mio grande sogno di scrivere e la mia adorata passione per la lettura, soprattutto di quelli dei miei scrittori preferiti: Paolo Coeglio e Andrea Vitali. Quando ho smesso di lavorare qualche anno fa, ho potuto riprendere in mano i canovacci che avevo scritto durante gli anni anche continuo sempre a lavorare".

Bruno Maglia

Nella vita di Bruno Maglia, dopo l’adorata compagna, trovano un posto importante il suo orto e gli animali: due gatti, due cani ed un’asinella. Il legame con la natura è forte, come anche quella con il paese, Perledo, dove è nato e tutt’ora vive. Qui non ha solo vissuto ma si è anche speso in prima linea nell’amministrazione comunale e come presidente della Pro Loco: “Prima come assessore al turismo, poi come al bilancio, mi sono impegnato nell’amministrazione di questo paese sulle coste del lago. Ho sempre pensato che si sarebbero dovuti creare tre macro Comuni Mandello, Bellano e Colico. Queste tre amministrazioni avrebbero potuto centralizzare e perfezionare l’erogazione dei servizi che, ad oggi, ogni singolo municipio deve fornire basandosi su esigue risorse, insufficienti per fornire un livello di efficienza ed efficacia necessario. Un tempo questa mia idea era molto contrastata dato il forte senso di  campanilismo, ma già da qualche decennio la gran parte della popolazione ha una mente molto più aperta e ragionevole”.
Ma torniamo ai libri.  Nell’ultimo la collaborazione della casa editrice Albatros ha portato grandi novità. Maglia è infatti riuscito a pubblicare la sua prima opera intitolata “Figlio di una reazione chimica”. Il romanzo - ambientato sulla sponda orientale del lago di Como, è imperniato sul rifiuto di un padre, il professor Samuele Martiglio, a riconoscere il figlio fin dal momento del concepimento - ha ricevo l’Encomio della Giuria del Concorso Letterario Internazionale della Città di Cefalù.
Recentemente ha dato alle stampe anche “Eroi provvisori”, di fatto un sequel del primo, avente quale filo conduttore la ricerca dei responsabili della diffusione del coronavirus.  Prendendo spunto da una superstizione che si presenta per l'ennesima volta nella vita del padre, il professor Martiglio, e che anticipa l'arrivo di un anno funesto, i giovani Angelica e Antonio Yuri intraprendono una ricerca accurata sul covid-19: approfondendo gli indizi che hanno a disposizione e ripercorrendo la storia senza tralasciare alcun dettaglio, rendono gli interminabili mesi della quarantena un'occasione per approfondire i meccanismi che si nascondono dietro alla smania di potere e per renderli noti pubblicamente. Sullo sfondo di questa missione, filo portante dell'intera vicenda narrata da Bruno Maglia, c'è una famiglia molto unita, un famoso pneumologo che affronta ogni giorno i terrori dell'epidemia, due cani giocherelloni, una madre amorevole e molti altri personaggi che costituiscono elementi di contorno, ma pur sempre importanti, di una vicenda cattivante ricca di spunti di riflessione.
“Nel primo libro, “Figlio di una reazione chimica”, cerco di stimolare il lettore a riflettere sull’angoscia ed il desiderio di verità che scorre nelle vene di ogni figlio abbandonato dai genitori; in questo secondo volume ho voluto approfondire e sviluppare il rapporto tra il padre ed il figlio illegittimo”.
Bruno Maglia non ha però esaurito le sue idee. Ad ottobre, come anticipato, è infatti in programma la pubblicazione del suo terzo libro: “La sposa è nuda”, ambientato a Besana Brianza, appartiene al genere erotico-drammatico, totalmente diverso dalle precedenti pubblicazioni. Non resta che aspettarne l’uscita.

G.P.
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